Numero 1 | Numero 2 | Numero 3 | Numero 4 | Numero 5 |
|
Estratto (3 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
|
Estratto (3 immagini) |
22/02/1980 | 29/02/1980 |
Numero 6 | Numero 7 | Numero 8 | Numero 9 | Numero 10 |
Estratto (4 immagini) |
Estratto (4 immagini) |
Estratto (3 immagini) |
Estratto (3 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
07/03/1980 | 04/04/1980 |
Numero 11 | Numero 12 | Numero 13 | Numero 14 | Numero 15 |
Estratto (7 immagini) |
Estratto (4 immagini) |
Estratto (4 immagini) |
Estratto (3 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
11/04/1980 | 02/05/1980 |
Numero 16 | Numero 17 | Numero 18 | Numero 19 | Numero 20 |
Estratto (3 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
|
Estratto (2 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
Numero 21 | Numero 22 |
Estratto (3 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
"Andrea Mantelli (fondatore dello Smack Studio) e signora andavano a Francoforte per visionare le serie e segnalare all’editore che cosa acquistare o provare ad acquistare, perché ad un certo punto i diritti sono lievitati, il filone tirava e la concorrenza si era fatta agguerrita […] ogni nuova serie acquistata aveva dei bellissimi e costosissimi depliant che ne decantavano le virtù. Servivano per la raccolta pubblicitaria, immagino […] Tornando allo Smack Studio, che serviva sia Eri-Rai che Edizioni Tv, ricordo che Mantelli aveva un mega videoregistratore costosissimo, perché doveva leggere il formato delle videocassette giapponesi, così potevamo vederci alcune serie in anteprima, per capirci qualcosa! Come sceneggiatore avevo i testi in inglese che sarebbero andati al doppiaggio, così su alcune serie siamo partiti in contemporanea alla televisione, o quasi. In altri casi invece l’indicazione che avevo era di partire con i primi episodi a fumetti seguendo l’andamento televisivo, per poi mantenere il canovaccio, gli snodi principali, ma andare del tutto liberi. In pratica erano come episodi tra gli episodi, liberi, anche se non completamente slegati. […] Il tutto, sia ben chiaro, lo potevamo fare perché ai tempi i cartoni giapponesi erano ancora considerati un sottoprodotto. Non c’era l’attenzione e la richiesta di purismo che c’è oggi. Per gli adulti erano tutti uguali e tutti disdicevoli, per i ragazzi ovviamente no, loro sapevano distinguere e soprattutto sapevano scegliere".
Info tratte da LoSpazioBianco
Numero 1 | Numero 2 | Numero 3 | Numero 4 | Numero 5 | Numero 6 |
Estratto (3 immagini) |
|
Estratto (2 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
Estratto (2 immagini) |
|
Numero 7 | Numero 8 | Numero 9 | Numero 10 | Numero 11 | Numero 12 |
|
|
|
|
|
|