Neon Genesis Evangelion Robot
|
||
... e se Shinji, al
posto del ragazzo tranquillo che e' fosse stato uno dei soliti piloti
robottonici alla Tetsuya, Koji e Ryoma? Insomma senza paura... un ragazzo
d'azione... questa FF e' un riassunto di questa fantasticheria... Non me ne
vogliate!
Shinji Kakaroth (akiratoriyama@JABAWACK.it) - Il suo sito Tratto da un 3d di I.A.C. |
Anno 2015 - Neo Tokyo 3
Mattina... 8:30
"Buon giorno, Shinji." disse Misato, scendendo in short e canottiera "Volevo
sapere se questa mattina potevo far colazione con te..."
"Si e' alzata tardi stamane e non ha voglia di uscire per fare la spesa?" disse
Shinji in tono cupo.
"Siiiiiii... scusaaaaaami..." si lamento' la donna trasandata.
"Bene, entri pure..." il ragazzo, gia' lavato e vestito, le fece strada fin
dentro nella cucina, pulitissima.
"WOOOOOOOW!" fu il commento di Misato notando anche il frigo pieno di cibo "Ma
come diavolo fa un ragazzo a riuscire cosi' bene nelle faccende di casa?" chiese
in tono sospetto.
"Molto semplice... diciamo che da un paio di giorni ho qualcuno a darmi una
mano." sogghigno', porgendo poi una tazza di cappuccino appena fatto con una
macchina per il caffe' italiana e sul piattino poggiatazza, un paio di
biscottini.
Misato fisso' quasi disgustata quella misera colazione poi aggiunse un paio di
frecciatine "OH! Allora quelle voci che circolavano..." fece un'espressione
abbastanza frivola "Quindi sei riuscito a ottenere il suo trasferimento? E ora
dov'e' Rei? L'hai spompata questa notte e giace ancora stanca nel letto?" fece
un sorrisino lussurioso.
"No... prima di tutto non dormiamo nello stesso letto o nella stessa stanza,
secondo non l'ho 'spompata' questa notte, terzo s'e' alzata prima di me per
pulire e per preparare la colazione. Ora si sta lavando prima di andare a
scuola." Shinji era appoggiato al lavello, fissando con sguardo serio la
signorina Misato.
"Oh, ma io stavo scherzando. Piuttosto..." sorseggio' il cappuccino e poi
appoggio' la tazza sul tavolo "Che cavolo di colazione e' questa? Non da'
nutrimento o energia per la giornata!!! La colazione giapponese e' composta da
riso e pesce arrostito piu' un goccio di sake'!!!"
"Quanto e' retrograda, signorina Misato!" disse con aria di sufficienza.
"Benvenuti alla presentazione della nuova macchina da battaglia... il Jaint R.!"
enormi festoni e corone di fiori erano preparate nella grande sala del convegno
preparata dalla Tokyo Eavy Industries.
"Mi scusi, ma su che base funziona il vostro robot?" fu Ritsuko a porre la prima
domanda.
"Oh... i gentili ospiti della Nerv! Ha un reattore interno che gli consente
circa seicentotrenta giorni di autonomia."
"E per il controllo?" riprese la dottoressa.
"Il controllo a distanza riesce ad accedere, tramite questo semplice orologio da
polso, alla CPU del JR da QUALSIASI punto del Giappone."
"Ma se non funzionasse?" continuo' imperterrita.
"Meglio di un giocattolo che si ferma se gli si stacca la spina o che sfrutta
piloti minorenni causandone anche l'instabilita' psicologica." getta su un
tavolo una foto di Shinji che mostra irritato il dito medio verso il fotografo
nascosto "Un po' come una donna in menopausa."
"DANNATO! DANNATO! DANNATO!!! Sono solo un branco di invidiosi dei nostri
diritti!" sputo' fuori Misato.
"Non preoccuparti, giacche' quel vanaglorioso ha gia' avuto cio' che gli
spetta." disse sghignazzando Ritsuko.
Dopo il test d'attivazione e i primi risultati, l'automa acquisto' velocita',
fino al punto di perdere il controllo e con i suoi enormi piedi ruppe una
sezione della cupola, dov'erano stazionati gli ospiti.
"Maledizione... Non potete fare qualcosa?" strillo Misato, il cui bel vestito
era stato insozzato dalla polvere alzatasi per l'impatto.
"ODDIO! Il sistema d'arresto automatico non funziona! Non viene accettato!"
grido' via un addetto, scappando a gambe levate.
"Non c'e' piu' niente da fare, da questo momento mi occupero' della faccenda
personalmente." prende il cellulare "Shinji... vai a prepararti..." poi disse
con voce supplichevole "C'e' un certo problemino che vorrei risolvessi."
Dopo un'ora Misato era con Shinji, sull'unita' Eva con attrezzatura tipo F, nel
cielo del Giappone.
"Hai capito? Devi fermare quel rottame, non importa come farai, ma fermalo." lo
fisso' seria.
"Ma signorina Misato, questo cosa centra con gli angeli o con mio padre?" chiese
il ragazzo, spazientito d'esser stato chiamato da scuola per una cretinata
simile... "Un robottone giocattolo di un industria e' impazzito... e allora?
Succede diamine... non ci possiamo far nulla... se Dio l'ha voluto era giusto
cosi'..."
"Ma forse Dio non c'entra niente..." disse Misato sommessamente, senza farsi
ascoltare da Shinji "Comunque devi fermarlo o potrebbe scoppiare dando vita a un
nuovo inverno nucleare."
"PFUI! Bene... appena saremo a contatto con l'obbiettivo lasciate andare i
supporti addominali che trattengono l'Eva... io faro' il resto."
"Su, Shinji, dopotutto combattere e' un lavoro da uomini." rise Misato.
Alcuni minuti dopo venne visibile il robot dalle fattezze buffe. Era enorme e
Shinji faticava a pensare come diamine potesse trascinarsi dietro tutto quel
peso.
I bulloni erano saldamente fusi con la corazza esterna e il volto sembrava preso
da un'antica maschera faraonica.
"FERMATIIIIIIIIIIIIIIII!!! EVAAAAAAAAAA WIIIIIIIIIIGN!!!" spicco' un poderoso
salto a parabola non appena il Jet lo lascio'.
Colpi' il robot, che pero' non si fermo', ma grugni' qualcosa di indistinto...
"FERMATIIIIIIIIIIIIIIIII!!! EVAAAAAAAAAAA SHOULDER MISSILEEEEEEEEEE!!!" i
supporti verticali dell'Eva si trasformarono in missili, che si diressero contro
l'obbiettivo, strappandogli un braccio che cadde pesantemente sul terreno e
parte della faccia.
"SEI DURO A MORIRE!!!" la corazza pettorale dell'Eva si squarcio', rivelando sul
petto dell'Eva degli strani segni rossi a forma di 'V' "EVAAAAAAAAAA BURESTUUUU
FAAAAAAAIAAAAAAAAAAAAAA!!!" un raggio incandescente colpi' il gigantesco ammasso
d'acciaio che pian piano si sciolse sotto il calore apocalittico che l'Eva stava
generando. Quando tutto fu terminato il Jet si riaggancio' alla vita dell'Eva
per riportarlo alla base.
"Ben fatto Shinji." sorrise la donna.
"Oggi mi sono stancato inutilmente..." disse Shinji depresso.
La mattina dopo... Ore 8:30
"HUAAAAAAAAAAA! Scusami tanto se vengo sempre ma non trovo tempo per fare la
spesa con tutti questi impegni." Shinji, ancora in pigiama scuro, la stava
fissando con aria pietosa.
"Entri pure... non ho ancora fatto colazione neanche io, approfittiamo per farla
assieme, tutti e tre." al sentir questo Misato sorrise.
Entrata noto' subito Rei, seduta al tavolo, con una camicia larga e un
pantaloncino corto. Sembava ancora assonnata. All'entrata della donna non disse
una parola. Neanche Misato disse nulla.
"Signorina Misato, ma che modi... quando si entra incasa si saluta, soprattutto
quando si disturba di primo mattino... non gliel'hanno mai insegnato?" disse
Shinji facendo la piccola paternale.
"Buongiorno..." disse Misato imparazzata per esser stata redarguita da un
ragazzo molto piu' giovane di lei.
"Buongiorno." rispose Rei, fissando ancora la sua tazza fumante di cappuccino.
"Ooooooooooh! Com'e' cambiata..." fece notare.
"Signorina Misato, la prego si sieda." ancora una volta le passo' una tazza di
cappuccino con i biscottini.
"Mhm... come mai siete cosi' 'spompati'?" la donna lancio' la frecciatina
maliziosa.
"Non me ne parli signorina Misato... questa notte e' stata lunghissima ed
eccitante..." rispose Shinji.
"Non siamo riusciti a fermarci finche' non abbiamo notato le prime luci
dell'alba e a quel punto, ci siamo accorti d'essere stanchi morti." rispose Rei,
stranamente ciarliera.
"Inoltre non ci siamo fermati a fare pause ne' per bere, ne' per andare in
bagno... abbiamo continuato ininterrottamente." disse Shinji "E tu sei stata
bravissima, devo ammetterlo." disse Shinji prendendo la mano di Rei.
"non adularmi, anche tu sei stato meraviglioso." il volto della ragazza
s'infiammo'.
"OOOOOOOOOOOOOOOH! Ma... ma non mi direte che voi..." anche Misato divenne
paonazza e comincio' a ridacchiare...
"Abbiamo fatto una lunghissima partita, l'uno contro l'altra, a Warcraft VII!"
rise Shinji, mostrando alla signorina la loro postazione di battaglia nella sala
attigua. Un semplice tavolo, con due computer uno di fronte all'altro, connessi
tra loro.
"Mi sono divertita molto, ma mi ha stremato la vista..." disse piano Rei.
"Oggi bigiamo a scuola... se arrivano angeli NON chiamateci." disse, mentre lui
e Rei si ritiravano a dormire nelle loro rispettive camere da letto, lasciando
spiazzata Misato in cucina a mangiare i biscottini.
"Cavoli... una cosa da veri uomini." commento' sorseggiando.