Neon Genesis Evangelion Robot
... e se Shinji, al posto del ragazzo tranquillo che e' fosse stato uno dei soliti piloti robottonici alla Tetsuya, Koji e Ryoma? Insomma senza paura... un ragazzo d'azione... questa FF e' un riassunto di questa fantasticheria... Non me ne vogliate!

Shinji Kakaroth (akiratoriyama@JABAWACK.it) - Il suo sito

Tratto da un 3d di I.A.C.


Capitolo 21 - La Nerv nasce

Anno 2015 - Neo Tokyo 3

"Un ultimo lavoretto e poi e' finita." disse tra i denti Kaji, dopo aver lasciato un messaggio in segreteria.

"Cosa? Il vice comandante e' stato rapito?" il volto di Misato era sorpreso dalla notizia "Dev'essere stato proprio un genio l'uomo che e' riuscito a fregarvi tutti."
"Si tratta di Ryoji Kaji, quindi se vuole mostrare la sua cooperazione..." la invito' l'uomo in nero dei servizi di sicurezza.

"Sentiamo cosa avete da chiedermi!" strillo' l'uomo di mezz'eta', legato a una sedia poggiata sopra a un quadrato luminoso.
"Ci spiace per il trattamento, ma questo e' l'unico modo per poter conversare con lei in maniera tranquilla." apparve un monolite scuro con la scritta a caratteri occidentali e in Kanji rosso sangue "Sound Dolby".
"Addesso la interrogheremo per sentire che ha da dirci, professor Shikishima."
"Professor Shikishima..." rimugino' sorridendo...

Anno 1999 - Fortezza Saotome

"Professor Shikishima..." due ragazzi gli correvano incontro, entrambi con capelli neri e dei buffi ciuffi sporgenti.
"Che c'e'?" rispose il professore quarantenne.
"Venite a bere con noi ad Aoya? Jun ha detto che sarebbe venuta se c'era anche il prof. Shikishima." fece notare le sue ragioni "Anche il professor Kabuto ha detto che fa bene ogni tanto andare a bere."
"Ah, allora se e' cosi' vengo." disse calmo.

"E' normale ogni tanto uscire e rilassarsi mollando gli studi." una cicatrice gli solcava il volto e i guanti scuri che ricoprivano le sue mani, emettevano sovente dei rumori meccanici.
"Certo... ma saic he le armi e i metodi diassassinio sono la mia passione, non riesco a staccarmici neanche due minuti." e inizio' a ridere sguaiatamente.
"Piuttosto..." cambio' tono, diventando piu' informale "C'e' una mia alunna che m'ha mostrato una sua tesi molto brillante. Sembra sia la figlia del rettore dell'istituto. Michiru Saotome. L'hai mai sentita nominare?" gli chiese.
"Mhm... no." penso' alle ultime persone che l'avevano contattato per prenotare da lui delle armi, ma non c'era quel nome in nessuno dei suoi elenchi.

"Michiru Saotome?" chiese.
"Si'!" rispose la ragazza sorridendo.
"La tua teoria sulle radiazioni come forma di vita autonoma, che poi tu chiami raggi Getter, e' veramente interessante sebbene mi siano rimasti un paio di dubbi, ad esempio come si fa a uccidere dei raggi getter?" vide il volto perplesso della ragazza allora cambio' discorso "Comunque hai delle ottime possibilita' di diventare una scienziata famosa o una dottoressa brillante."
"Dimentica la possibilita' di lavorare a una famiglia." sorrise la ragazza
"Magari, con l'uomo giusto." aggiunse arrossendo.

Anno 2015 - Luogo non precisato

"Quell'uomo sta forse cercando di crearsi un suo dio?" le domande che i monoliti ponevano erano superiori alle risposte che ricevevano.
"Quell'uomo. Gendo Nagare! Che ha in mente?" continuo' un altro monolite.
"Sin dal primo momento del nostro incontro lo trovai assolutamente interessante." continuo' il suo interrogatorio, ricordando il primo incontro con Gendo.

Anno 1999

"Cosa? Ha indicato il mio nome come garante?" era al telefono, ma dopo aver ascoltato cio' che gli era stato comunicato si mise uno spolverino sul camice e usci' subito, per recarsi al posto di polizia.
"La ringrazio. E' tanto ce volevo conoscerla, mi spiace solo che sia in un'occasione simile." l'uomo pareva in perfetto stato.
"Hai mandato tre persone all'ospedale in una rissa e tu sei rimasto quasi del tutto illeso." lo tasto' un po' ovunque "Tutto questo ha dell'incredibile."
"Sono allenato a cose simili. Piuttosto volevo farle presente un mio piccolo progetto." gli presento' dei piani di costruzione.
"Ma questi diagrammi." proruppe stupito "Questo e' impossibile come possono queste tre macchine unirsi e dar vita a un solo robot?"
"Si puo' fare, naturalmente con e giuste tecnologie." sorrise.

Anno 2015 - Luogo non precisato

"Poi, quando questo pianeta conosceva ancora le stagioni, arrivo' l'autunno e scopri' da Michiru che s'era sentimentalmente legata con Gendo." si fermo'
"Questo fu per me uno shock. Gli uomini come lui nascono soli e muoiono soli. E' questa la vera vita di un combattente." e inizio' a ridere sguaiatamente mentre i monoliti non s'azzardavano a interromperlo "Poi seppi che era per avvicinarsi alla Seele, l'organizzazione alle spalle di Saotome, Gendo s'era probabilmente interessato di Michiru."

Anno 2000 - Second Impact

"L'anno seguente fu un vero inferno e per i sopravvissuti ci fu veramente poco da fare." ghigno' "Erano come formiche che tentavano di scappare sotto terra, per salvarsi quando il loro formicaio veniva aggredito da un'allagamento." la sua espressione torno' seria "E poi venni invitato per far parte di una commissione di ricerca per scoprire le cause del Second Impact. Fu li che seppi."

Anno 2002 - Nave Asaba

"Oh... ancora tu, Nagare?" disse sorpreso, mentre incontrava l'uomo sulla nave
"Ho sentito che ti sei salvato fortunosamente partendo dal polo sud il giorno prima del Second Impact."
"Ma non rivanghiamo il passato, piuttosto." gli passo' un bigliettino "Sembra che mia moglie Michiru sia una sua grande fan."
"Sei tu che m'hai invitato qui? Questo mare morto e' veramente bello. Pensa che in un solo istante sono state negate cosi' tante altre forme di vita" e ridacchio'.

Anno 2003 - Hakone

"L'ho scoperto Nagare! L'ho scoperto il vero motivo della vostra organizzazione... il second Impact... ecco il perche' del tuo salvataggio in extremis!" era eccitato e aveva sparso sulla grande scrivania di Gendo tutti i documenti che era riuscito a raccimolare con la sua ricerca "Inoltre so che hai un figlio. Certo che le spese per allevare un bambino sono alte, ma non ti sembrano un po' troppo alte?" sbatte' le mani sul tavolo "Cosa diavolo stai macchinando."
"Notevole." disse sorridendo, con le mani incrociate davanti alla bocca "Le devo confessare che attendevo da tempo la sua venuta. Ora venga con me. Le mostrero' quello che stiamo facendo qui."

Dopo una lunga discesa nel Geo Front arrivarono in una stanza piena di macchinari dove una donna digitava sulla tastiera e ogni tanto s'alzava per dare un paio di calci a delle enormi strutture.
"Ma questo?" chiese sbalordito.
"E' il primo supercomputer pensante e biologico." rispose la donna, massaggiandosi il piede dopo aver colpito il complesso di cavi e bulloni "Solo che il sistema operativo W che usiamo non sembra dare ottimi risultati. Si blocca spesso e rallenta tutto il sistema di funzioni." poi si volto' "Benvenuto Professor Shikishima, era tanto che l'aspettavamo."
"Naoko, che ci fai tu qui?" chiese stupito dalla presenza della rinomata scienziata.
"Qui alla Gehirn noi stiamo cercando di far nascere il futuro e adesso guardi." con una tessara magnetica, Gendo apri' le robuste porte di una gigantesca stanza
"Questo e' il futuro."
"MA... NON E' POSSIBILE..." il dottore rimase impietrito di fronte alle enormi strutture che aveva di fronte. Delle navette si trovavano appese al soffitto tramite enormi cavi, ma sembravano non funzionanti e inattive "Quel gigante..." disse indicando una navetta dal volto d'un enorme robot rosso.
"Noi non vogliamo assolutamente che la tragedia si ripeta, entri anche lei tra di noi e riusciremo ad ucciderli tutti dal primo all'ultimo."

Anno 2015 - Doujo di Shinji

Il ragazzo era rimasto in silenzio, nella posizione del loto, immobile al centro della stanza, mentre i raggi di sole pian piano si avvicinavano e gli accarezzavano la pelle con il loro incessante calore.
'Uccidere.' la mente del ragazzo era focalizzata su un unico pensiero 'Uccidere.'

Anno 2004 - Casa Nagare

"Ripeti quella mossa." strillo' Gendo.
"AH!" urlo' il piccolo Shinji, emulando la mossa del padre.
"PIU' CONVINTO!" gli dette un pugno.
Il ragazzino per terra stava per scoppiare in lacrime, quando arrivo' sua madre e lo prese tra le braccia.
"Gendo, sei troppo severo." lo rimprovero'.
"Sei troppo gentile con lui, cosi' lo trasformerai in una femminuccia. Solo la disciplina fa di un ragazzo un uomo." poi indico' suo figlio che lo stava ancora fissando "Shinji, tutti noi dobbiamo morire. La differenza e' solo nel come e quando. Se non riuscirai a diventare forte la mamma morira', vuoi capirlo?" il ragazzino sgrano' gli occhi, si divincolo' dall'abbraccio materno e si rimise in piedi. Dopo aver fatto un profondo inchino in direzione della madre, riprese ad esercitarsi, con uno sguardo deciso, nelle serie di colpi che il padre stava cercando di insegnargli. Sua madre sorrise gentilmente, vedendo l'impegno del bambino, cosi' piccolo.

Anno 2004 - Laboratorio Sotterraneo

"Stiamo per intraprendere il test, ma che ci fa questo moccioso qui tra i piedi?" chiese stizzito Shikishima, mostrando ai suoi compagni di studi quello che poteva essere considerato un modo indiretto di attaccare Gendo.
"Mi scusi professore, e' mio figlio. L'ho portato io." la voce degli altoparlanti era quella di Michiru.
"Oggi proveremo il Change, credi realmente che potresti ottenere qualcosa..." continuo' irritato.
"Voglio solo mostrare al mio piccolo quello che il nostro splendido futuro puo' fare per lui."

Anno 2015

"Poi dopo quel test, non trovammo nient'altro nella cabina... nient'altro che una orrenda maschera di un materiale imprecisato." l'interrogatorio stava proseguendo.

Anno 2005 - Stanza del comandante

"DOVE DIAVOLO SEI STATO NELL'ULTIMO MESE?" strillo' impazzito Shikishima "Non lo sai che l'assenteismo e' una cosa difficile da nascondere se protratta per tanto tempo? Va bene che soffri per la scomparsa di Michiru, ma ricorda che il tuo corpo appartiene all'organizzazione."
"Shikishima, adesso abbiamo molto da fare. Due nuovi progetti. Il Progetto Adam e quello per il perfezionamento dell'uomo verranno portati avanti. Non verranno ammessi errori."

Anno 2010 - Corridoio dal pavimento di vetro

"E quello sara' il centro di tutto..." Gendo stava spiegando a una bambina la funzione del geofront e della enorme piramide al centro di esso.
"Ikari, ha portato suo... ma lei non aveva una bambina!" noto' subito la dottoressa. (che non per niente era una dottoressa e almeno sapeva fare la distinzione tra maschio e femmina!!! >_<)
"E' la figlia di un conoscente, il dottor Ichimonji, ormai defunto. M'ha indicato come tutore per sua figlia. Il suo nome e' Rei." sorrise.

Anno 2015 - Luogo non precisato

"Quella ragazzina era uscita dal nulla e ogni informazione sull'esistenza dei suoi genitori o sulla sua nascita parevano cancellati dal computer." continuo' Shikishima, sbadigliando ogni tanto "Ma mi state ascoltando?" chiese di soprassalto.
"Sta insinuando che tra i memrbi della seele possa esserci disattenzione su cio' che lei ha da dire?" rispose il monolite con i numeri 00 e la voce di Keel Lorents.
"Mhm..." mugugno' di disappunto "Piuttosto, giravano voci terribili sull'apparizione di presenze oscure all'interno del Geo Front e alcuni sorveglianti dicevano d'aver visto fantasmi e sentito voci terribili."

Anno 2010

"Allora ti saluto." disse Ritsuko a sua madre, lasciandola sola nel centro di comandi "Vado a bere con Misato. Sembra che finalmente si sia trasferita dalla sede tedesca." sorrise "S'e' anche lasciata con il suo ragazzo."
"Peccato, sembravano cosi' affiatati." disse Naoko, mentre la porta automatica si chiudeva dietro le spalle di sua figlia.

"Chi va la'!" fece la guardia, illuminando con la torcia la figura di una donna.
"Sono Ritsuko Akagi. Questo e' il mio pass." mostro' la tessera all'uomo, che la fece passare in un controller di carte magnetiche che portava con se'.
"Tutto apposto, ma fossi in lei me ne andrei alla svelta dal Geo Front quando fa notte. Ha sentito le voci che circolano sul fantasma della moglie del comandante?" disse a bassa voce.
"Si', ma e' assolutamente antiscientifico." e se ne ando' lasciando la guardia senza dire altro.

La porta automatica si apri'. Poi si chiuse.
"Ritchan, sei tu?" si volto' e non vide nessuno.
La porta si apri ancora una volta e la donna si volto' subito verso la presenza che aveva varcato la soglia.
"Oh. Rei, sei tu?" la bimba non rispose "Che ci fai qui?"
"Mi sono persa." rispose laconicamente.
"Oh, me ne stavo per andare, che ne dici se ce ne andiamo assieme cosi' ti mostro la strada?" riordino' dei fogli in cartellette di cartone e s'alzo', stiracchiandosi.
"No."
"Ma da sola non troverai la strada." la prese in giro.
"Fatti gli affari tuoi, vecchia." rispose con disprezzo nella voce.
"Cosa?" disse stupita la donna.
"Non hai sentito, vecchia?" continuo' con la sua voce atona che alla donna sembrava cosi' irritante.
"Se non la smetti ti faro' rimproverare dal comandante Nagare!" fece stizzita.
"Ma se l'ho sentito proprio io che diceva queste parole... la vecchia e' inutile... non ho piu' bisogno di lei..." sorrise, mentre nella mente di Naoko si formava un'immagine. Quella di Michiru.
Senza neanche accorgersi di cio' che stava facendo afferro' la ragazzina per il collo e la sollevo' da terra, stringendole la gola. La piccola si divincolava dalla stretta, ma la donna, presa da un insano piacere d'onnipotenza non accenno' a diminuire la forza della presa. Qualcosa poi nell'oscurita' si mosse e colpi' il braccio destro della dottoressa, trapassandolo.
La ragazzina cadde per terra tossendo, tentando di respirare, mentre la donna strillava, tenendosi il braccio sanguinante con l'altra mano.
"Chi diavolo..." poi gli occhi incrociarono uno scintillio nel buio e notarono quella figura "Tu? Come puo' essere che tu sia ancora qui?" la piccola figura le si avvento' addosso, facendola cadere oltre la balconata, sfracellandola contro uno dei suoi terminali per cui aveva lavorato cosi' tanto. L'essere, incurante della sorte della donna, prese a leccarne avidamente il sangue e dopo esser saltato nuovamente verso la balconata dove si trovava fino a qualche minuto prima, prese a fissare la bimbetta seduta per terra, che ancora tossiva.
"Ah..." dalla sua boca sozza di sangue, non riuscivano a uscire parole distinte, ma solo semplici gorgoglii.
La ragazzina non si mosse, continuando impassibile a massaggiarsi la gola.
L'essere le si avvicino' fin quando non le fu addosso e comincio' ad annusarla, poi dalla sua gola uscirono quelle che a tutta prima sembravano sillabe "Miii... KiiIIi..." poi, sembro' che ci pensasse un po', si corresse subito "miiiiIiI... Chiii... ruuUuu..." le mani artigliate presero il volto della bambina, che lo fissava attraverso quegli occhi rossi inespressivi.
Senti' qualcosa che le strisciava su' per la piccola e candida gambetta. Poteva essere un serpente, ma non era plausibile che si trovasse in un posto cosi' tecnologico. Poi quando i suoi occhi si abituarono al buio noto' che quella cosa lunga e calda che le si era attorcigliata alla gamba era parte integrante del corpo di quell'essere, parte che nasceva dal suo fondoschiena.
La piccola era spaventata.
Era la prima volta che provava un sentimento.
Poi quella cosa, dopo averla annusata, le si avvicino' e lecco' il suo viso, ma quando si sentirono dei passi nel corridoio e la porta si riapri', l'essere che l'aveva salvata svani' come nel nulla.
"Allora eri qui?" fece Gendo, poi guardndola meglio in faccia vide che era sporco di sangue "Che t'e' successo?"
La bimba indico' in basso il luogo dove Naoko s'era sfracellata e poi disse "L'uomo nero m'ha salvato."
Al sentire queste parole Gendo ebbe un fremito e inizio' a gridare "SHINJI! LO SO CHE SEI QUI! ESCI ALLO SCOPERTO E TUTTO ANDRA' BENE!" ma la porta automatica si riapri' e richiuse prima che ebbe terminato di dire tutto quel che voleva.

Anno 2015 - Luogo non precisato

"La fine di Naoko fu l'inizio di qualcosa di diverso. Avreste dovuto vedere tutto quel sangue sparso su quel driver. AHAHAH Sembrava un sacrificio umano per il buon adempimento della nostra missione." aggiunse allegro, nonostante fosse ancora sotto interrogatorio "Quello stesso giorno venne fondata la Nerv, dopo lo scioglimento della Gehirn!"
"YAWN!" si senti' uscire da un monolite.
"Che ne direste di una pausa pranzo?" la proposta che nacque da un altro monolite venne approvata all'unanimita' e ben presto Shikishima rimase solo nella stanza buia.

SWIIIIIIISH

La porta automatica si apri'.
"Oh... ti sei deciso." disse il dottore "Questa cosa ti costera' caro, Ryoji Kaji."
"Sono disposto a pagare il prezzo che mi verra' richiesto, pur di sapere la verita'." sorrise l'uomo, sprezzante.

"Le riconsegnamo la sua pistola e il tesserino." disse l'uomo in nero, aprendo la porta della cella d'isolamento dov'era segregata in fermo il Maggiore Katsuragi "La situazione s'e' conclusa col rilascio del vice-comandante."
"E Kaji?" disse a bruciapelo.
"Non ne ho idea." rispose serio.

Kaji e' appoggiato al muro, dietro a un enorme ventola di areazione ferma da ormai non si sa quanto.
"E' parecchio che ti aspettavo..." sorrise, ma il ragazzo che aveva di fronte non disse una parola "...Shinji Nagare."

BANG

[CONTINUA AL CAPITOLO 22]