La rivincita di Vega
Sulla Terra regna da tempo la pace e Actarus si trova su Fleed assieme alla sorella Maria. Al ranch Betulla Bianca sembra tutto tranquillo ma è la quiete prima della tempesta...

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Capitolo 7

Quando videro precipitare i due veicoli Harada e Procton furono presi da un moto di rabbia e sgomento, ora erano indifesi…..il mostro ormai aveva sollevato la cupola e si preparava a sventrare il laboratorio, non c'era più nulla da fare.
"Professore…..è la fine?"
"Si Harada….ma se dobbiamo morire voglio almeno provare a mandare un ultimo messaggio……l'induttore di particelle subspaziali è operativo?"
"Si professore, si trova nel sotterraneo più profondo quindi non ha subito danni"
"Bene lo azioni e lo programmi per un messaggio di soccorso, se tutto funziona come deve Actarus raccoglierà il messaggio e se non potrà salvarci almeno ci vendicherà e libererà di nuovo la terra"
Con le lacrime agli occhi il fido assistente del professore corse fuori dalla sala controllo e con un ascensore si recò nella sala dell'induttore, sedette alla consolle di comando e digitò i codici di attivazione sulla tastiera, la gigantesca apparecchiatura cominciò a ronzare dapprima dolcemente poi sempre più forte.
Quando il quadrante segnò un livello di energia sufficiente Harada digitò un'altra sequenza che avrebbe attivato l'antenna subspaziale che per fortuna era dislocata ad una certa distanza dal laboratorio e quindi non aveva subito danni, impostò quindi il messaggio automatico di soccorso e digitò il comando per una trasmissione continua fino all'esaurimento dell'energia.
Aveva assolto il suo compito e poteva tornare dal professore per condividerne il destino.

Il mostro aveva finalmente distrutto la cupola di protezione ed ora aspettava solo il momento di calare il fendente decisivo che avrebbe distrutto il laboratorio con tutti i suoi occupanti ma Phobos lo fermò.
"Aspetta mostro Vega il Grande, tu che porti dentro di te lo spirito del grande Re Vega non devi dare una morte così rapida ai tuoi nemici, li catturerò io per te così li potrai veder soffrire!!!
Una pattuglia d'assalto con me, entriamo nel laboratorio!!!!"
Phobos con i suoi soldati scese dall'astronave e si avvicino alle rovine del laboratorio
"Dott Procton!!! Sono il generale Phobos, ormai sei sconfitto….vieni fuori!!!"
"Solo se prometti salva la vita ai miei collaboratori!!"
"Osi dettare delle condizioni?"
"Se non accetti non uscirò e dovrai farci uccidere tutti all'interno del laboratorio, privando il tuo sovrano della sua vendetta……che ne dici, te la senti di deludere il tuo re?"
"Maledetto" disse fra i denti Phobos "ha capito che ormai il mostro vuole quello che gli ho promesso e che siccome al suo interno alberga lo spirito di Re Vega lui non mi perdonerebbe un affronto simile"
"D'accordo Procton" gridò Phobos "accetto le tue condizioni….fai uscire il personale della base e gli permetterò di allontanarsi senza fargli alcun male, hai la mia parola!!"

"Ragazzi" disse Procton "uscite senza timore ma molto lentamente….dobbiamo guadagnare tempo, se Actarus ha raccolto il segnale di soccorso verrà in nostro aiuto e sappiamo che Goldrake può viaggiare ad una velocità incredibile coprendo in poche ore immense distanze integalattiche"
"Ma professore, e lei si consegnerà al nemico….noi non vogliamo abbandonarla……vogliamo restare con lei!!"
"Non discutete e fate come vi ho detto!!"
"Allora Procton" tuonò Phobos "quanto ci vuole?"
"Generale Phobos, sto convincendo i miei uomini ad eseguire quanto abbiamo concordato, ti prego di avere solo un po' di pazienza…..allo stato attuale delle cose un'ora in più o in meno che differenza vuoi che faccia?"
"Hai ragione Procton, e poi la vendetta è più gustosa se attesa a lungo…..ma non esagerare con i temporeggiamenti!!!"
"D'accordo Phobos!!"

Lentamente il personale della base cominciò ad uscire, a due o tre per volta, lentamente con aria triste……l'aria di chi ha assaporato la sconfitta.
Harada fu l'ultimo ad uscire e raggiunse i compagni sull'altura vicina per dare l'ultimo sguardo al laboratorio.
Era il momento, con un sospiro Procton si avviò all'uscita e si presentò davanti all'imponente figura del generale Phobos
"Sei mio alla fine, questa volta nessuno ti potrà salvare!!!"
"Ne sei sicuro???? Prendi questo!!!!" un sottile raggio verdastro colpì Phobos alla spalla facendolo cadere a terra
"Presto professore, da questa parte!!!"
"Alcor, sei tu?"
"Si professore, e c'è anche Venusia……presto dobbiamo rifugiarci nelle caverne, già una volta Actarus buggerò Hidargos nascondendosi la dentro!"
"Maledetti, mi hanno giocato" abbaiò Phobos "presto inseguiteli!!!"
Le truppe d'assalto si lanciarono dietro i fuggitivi ma bastarono pochi colpi delle pistole di Alcor e Venusia per gettarne a terra più della metà
"Siete degli inetti, torniamo sull'astronave……bombarderemo a tappeto la zona e voglio vedere come se la caveranno……mostro da combattimento pronto all'azione!!!"

In quel momento un saettante raggio azzurro scese dal cielo colpendo in pieno l'astronave di Phobos aprendogli un grosso squarcio sulla fiancata da cui sfuggivano fiamme in quantità.
"Ma quello……." disse Venusia, "Si, era il tuono spaziale ma come è possibile? Professore ma……"
"Non mi dica che è riuscito a mettersi in contatto con Actarus?" chiese Alcor non meno stupito
"Volevo farvi una sorpresa per la festa, per questo non vi avevo detto nulla dell'induttore di particelle subspaziali, meno male che sono riuscito terminarlo in tempo"

Intanto dalle nuvole stava uscendo la ben nota sagoma di Goldrake.
"Maria, scendi a terra e vai ad aiutare il professore e gli altri, io penso al mostro"
"Si Actarus!" rispose la ragazza
Il disco scese poco lontano da Alcor e compagni e la fanciulla balzò a terra correndo verso i suoi amici
"Maria, ci sei anche tu??" si stupì Alcor
"Cosa credevi, che ti avrei lasciato fare la parte dell'eroe tutto da solo?" lo schernì sorridendo la ragazza prima di travolgerlo con un abbraccio soffocante
"Presto, alle grotte……di corsa!!!"

"Maledetto Goldrake, sei tornato…..meglio, la vendetta di Re Vega sarà più completa……mostro da combattimento, attacca Goldrake e distruggilo"
Il mostro, riconoscendo il suo antico nemico emise un possente ringhio e si preparò al combattimento
"Goldrake avanti!!!!" esclamò Actarus liberando il robot dal disco ed atterrando di fronte al mostro
"Così sei tornato dannato Vega, ora mi libererò di te una volta per tutte!!!! Boomerang elettronici!!"
Le due falci affilatissime si staccarono dalle spalle di Goldrake e volarono verso il mostro che però le respinse col manico della scure, contrattaccando nel contempo con la pesante catena ferrata.
Goldrake fu preso in pieno dalla gigantesca palla metallica, perse l'equilibrio e cadde all'indietro; in un attimo il mostro gli fu sopra e dalla bocca cominciò ad emettere un raggio infuocato diretto sulla testa del robot.
"Maledetto, sei un duro eh…..raggio antigravità!!!"
Il mostro fu proiettato in alto dal raggio multicolore di Goldrake
"Maglio perforante!!"
Il forte pugno rotante partì e colpì il mostro ad una spalla staccandogli di netto il braccio sinistro
"Sei mio!!" gridò Actarus, ma il mostro ben lungi dal darsi per vinto attaccò coll'unico braccio rimasto brandendo la scura
"Alabarda spaziale!!"
La grande alabarda uncinata si formò nelle mani di Goldrake appena in tempo per fermare l'assalto del mostro, le due armi si incrociarono ed i due colossi rimasero bloccati in una prova di forza titanica.

Nel frattempo l'astronave di Phobos, pur danneggiata, cercava di recuperare il suo comandante ma perdendo quota venne a trovarsi esattamente dietro Godrake il quale una volta accortosene elaborò velocemente una strategia per farla finita in un sol colpo di tutti e due i nemici..
Abbrancò il mostro e, "Balzo cosmico!!", spiccò un salto verso l'alto portandosi dietro il mostro; giunto alla giusta quota lo scaraventò contro l'astronave mirando allo squarcio che prima aveva aperto, rientrò quindi nel disco e "Disintegratori multipli, disintegratori paralleli, tuono spaziale!!!!!!!"
L'astronave, colpita in pieno da quella micidiale tripla scarica esplose assieme al mostro con un boato assordante.
Phobos non poteva credere ai suoi occhi, aveva fallito, i suoi sogni si erano infranti ma c'era ancora una cosa che poteva fare: uccidere Procton!!
Si slanciò dietro i fuggiaschi che ancora non erano arrivati alle grotte "Proctooooon, Proctooooon, maledetto….muori, muori!!!!!" e sparava all'impazzata contro il gruppo in fuga ma un raggio mortale lo colse in pieno petto fulminandolo.
"Accidenti Maria, che mira!!" esclamò Alcor
"Già, ti conviene rigare dritto con me altrimenti………."

[CONTINUA ALL'EPIOLOGO]