CHANGE ROBOT GETTER 3

Articolo di Silvio Greco e Dario Nitri
tratto dal fumetto Getter Robot Saga - By Dynamic Italia

Getter Robot è stato il "pioniere dei robot trasformabilì", come ribadisce spesso Go Nagai, e l'idea di tre veicoli in grado di combinarsi in altrettante configurazioni, originando diversi automi, risultò essere un'autentica innovazione nel campo delle serie robotiche, venendo accolta dal pubblico con grande entusiasmo. L'originale modello di base insito in questo automa è stato ripreso e sviluppato in moltissimi anime televisivi di successo, aventi protagonisti giganteschi robot trasformabili: da Voltes V (Vultus 5), Daltanias (Daltanious), da Baldios ad Arbegas... gli esempi si sprecano!
Alla base del 'progetto Getter' ci fu una precisa richiesta della Toei, che propose alla Dynamic di ideare una serie in cui tre eroi si unissero a formare un robot, al fine di fondere gli elementi di successo tipici delle saghe alla Mazinger Z a quelli dei supereroi mascherati come Kamen Rider, protagonista dell'omonima serie di telefilm ideata da Shotaro lshinomori (Cyborg 009). Inoltre l'idea di una serie che prevedesse ben tre eroi protagonisti, risultava piuttosto ingegnosa dal punto di vista commerciale, mirando alla vendita di gadgettistica inerente non a uno ma a tre robot.Il progetto fu elaborato e ultimato nel giro di pochi giorni, dalla fine di dicembre 1973 a Capodanno: infatti la Dynamic era allora molto impegnata con il manga e la serie televisiva dì Daroron Enmakun. Ken lshikawa, inoltre, stava curando il manga ispirato al telefilm Ultraman T (Ultraman Taro). Nagai e lshikawa avevano pensato di imporre alla saga il titolo di Change Robot Getter 3, e avevano impostato una storia differente da quella sviluppata.
Gli schizzi degli avversari di Getter Robot rappresentavano sauri meccanizzati


Fig. 1

Così si decise di dare ai nemici l'aspetto di rettili antropomorfi. La trama concepita inizialmente vedeva lo scienziato Saotome impegnato a contrastare una ancestrale stirpe di dinosauri capeggiata dal malvagio re demone del sottosuolo Gool (diverso nel design dalla concezione definitiva); egli non esitava a trasformare suo figlio Tatsuhito in un cyborg. Il suo piano, però, falliva, vedendo Tatsuhito sconfitto e ucciso dai sanguinari rettili.
Per niente scoraggiato, Saotome ricorreva ad altri tre ragazzi-cyborg: i corpi di Ryunosuke Nagare (poi chiamato Ryoma, o solo Ryo), Hayato Inugami (il cui cognome, in seguito, divenne Jin) e Musashi Tomoe erano stati infatti modificati in modo da renderli in grado di unirsi a formare tre differenti robot. Quindi in questa inedita versione, i Getter Robot avrebbero dovuto essere formati in ogni parte dai corpi stessi dei piloti, un po' come Hiroshi, protagonista di Kotetsu Jeeg (Jeeg Robot d'Accialo), era in grado di trasformarsi nella testa del possente automa.
Anche il mecha design dei tre robot si differenziava dalla versione definitiva:

negli schizzi preparatori apparivano più umani, rispetto ai robot classici, e ricordavano i cavalieri medioevali, con tanto dì elmo e mantello a renderli più minacciosi di semplici mezzi meccanici. Anche le uniformi dei piloti e di Michiru Saotome vennero modificate:

Secondo questo primo progetto, i cyborg avrebbero dovuto pilotare tre auto da corsa, ma al momento della trasformazione ognuno di loro sarebbe dovuto volare fuori dalla propria veflura per originare, unito agli altri, il Getter Robot.
In Change Robot Getter 3, ovviamente, il robot principale era il Getter 3 di Ryunosuke Nagare. La sua arma più potente era l'Astro-Beam, che nella versione definitiva divenne il Getter Beam (Raggio Getter) del Getter 1. Il Getter 2, aveva la peculiarità di poter trasformare il proprio mantello in due potenti boomerang (Boomerang Manto).
Dal torace del Getter I usciva una specie di cannone che poteva sparare micidiali missili (Astrong Ho, dal giapponese HO, 'cannone').
Quando il 'progetto Getter 3' fu abbandonato, il design dei robot cambiò in quello che tutti conosciamo, e le macchine da corsa si trasformarono nelle Getter Machine, i tre veicoli volanti pilotati da Ryoma, Hayato e Musashi.

IL GETTER ROBOT DEFINITIVO E LA SERIE TV

Abbandonato il progetto Change Robot Getter 3, le auto da corsa di Ryoma, Hayato e Musashi fornirono lo spunto per l'ideazione delle Getter Machines (O Get-Machines). Il primo passaggio dal progetto Getter 3 a quello definitivo avvenne stabilendo il mecha-design dei robot. In più di un intervista Ken lshikawa ha dichiarato di essersi ispirato al carapace delle tartarughe per la realizzazione del volto del primo Getter Robot; più in generale, il mecha-design degli automi si basa sul modello di Tetsujin 28 (letteralmente Uomo di ferro 28), il primo gigante d'acciaio, protagonista di una serie televisiva del 1963 (nel 1980 questo anime ha goduto di un remake giunto anche in Italia col titolo di Super Robot 28, e nel 1992 in Giappone uscì un'ulteriore serie, Tetsujin 28 Go FX).
Una volta Getter 1 (One), fu sviluppato il modello per la prime Getter I Eagle. Seguirono gli altri due veicoli Getter; il Jaguar e il Bear pilotati rispettivamente da Hayato e Musashi.

Si pensò inoltre di specializzare i vari robot al combattimento in ambienti diversi: aria (Getter One), terra (Getter Two) e acqua (Getter Three).

Un progetto iniziale prevedeva che il mantello del Getter One si trasformasse in una spada (Getter Blade).

Probabilmente questa idea derivava dal Boomerang Manto presente in Change Robot Getter 3, ma fu presto abbandonata, e se il mantello del Getter One finì per fungere semplicemente da ala per il robot di Ryoma (Getter Wing), la Getter Blade divenne il micidiale Getter Tomahawk. A livello grafico, gli unici personaggi creati da Nagai furono Ryoma Nagare, il Grande Imperatore Gool

e il Getter Two, mentre si devono gli altri protagonisti della storia a Ken ìshikawa, che adattò la silhouette del Getter Three a quella del corpulento Musashi. Nacque così il Getter Robot che tutti conosciamo, il cui manga fu serializato sulla rivista Shonen Sunday fino al 1975, anno in cui passò tra le pagine di Boken O. Poco dopo l'inizio del manga cominciò la serie televisiva, trasmessa da Fuji TV dal 4 aprile del 1974 fino all 8 maggio dell'anno successivo.
Trasmessa, non completa, anche da noi, col titolo di Space Robot, e pur essendo meno curata rispetto al manga, sia dal punto di vista narrativo che da quello dello spessore psicologico dei personaggi, questa serie resta un prodotto interessante e qualitativamente rilevante, contando su uno staff d'eccezione: il character design fu affidato al grande Kazuo Komatsubara, mentre della regia si occupò, tra gli altri, Tomoharu Katsumata, già noto per aver avuto lo stesso ruolo nelle serie TV di Devilman e Mazinger Z; la colonna sonora sicuramente uno dei capolavori di Shunsuke Kikuchi.
Inizialmente Komatsubara aveva caratterizzato le uniformi dei protagonisti in maniera piuttosto simile a quelle pensate per Change Robot Getter 3, e Ryo, Hayato e Musashi avevano una vistosa lettera, 1'iniziale del proprio nome, sulle magliette normalmente indossate, tutti elementi poi mutati nella versione definitiva.
Nella versione animata furono inseriti dei personaggi assenti nel manga, come Joo, buffo ragazzo pelato fedele amico di Musashi; Monjì Ogarashi, bizzarro inventore un po' matto, e il suo assistente robot, lo strambo Asataro. Anche nell'ambito dell'Impero dei Dinosauri (il misterioso Popolo Hachu), fu introdotto un nuovo personaggio, esclusivo della serie TV: il e crudele Daimajin Yular (in Italia Grande Diavolo Uller), capo assoluto e dio supremo del popolo rettile. Più spazio venne dato al ministro di guerra Bat, poco più di una comparsa nel fumetto. Una differenza rilevante nella trama, rispetto al manga, si ha già nel primo episodio della serie, quando il figlio maggiore di Saotome, Tatsuhito, a bordo di un prototipo del Getter Robot, scontrandosi con i terribili mechasaurus (come abbiamo visto, nel primo volume del manga Tatsuhito perde la vita durante un attacco al laboratorio di suo padre da parte dì centinaia di piccole ma letali salamandre).

Tra gli episodi più interessanti della serie televisiva abbiamo il 21° e il 22°: nel primo, il cui titolo tradotto è "Il robot venuto dall'America" (in Italia, "Il Cowboy del cielo"), la Squadra Getter combatte i mechasaurus di Gool coadiuvato da un inusuale robot alleato-rivale dalle sembianze di cowboy, chiamato Texas Mack.

Probabilmente questa particolare storia subì l'influenza del genere western, molto in voga nel Giappone degli anni '70.
L'episodio 22, "La tragedia di Getter Q", abilmente sceneggiato da Shozo Uehara e diretto da Hiroshi Kominato, si rivela molto particolare: narra la triste storia di Gora, figlia di re Gool, il cui animo è diviso tra i doveri verso il suo popolo e l'affetto che prova nei confronti di Saotome e della Squadra Getter. Infatti l'imperatore Gool, seguendo un preciso piano, anni prima aveva inviato sua figlia, ancora bambina, nel mondo degli uomini, opportunamente camuffata in modo da apparire umana. Trovatala, in perfetto accordo con il progetto di Gool, il dottor Saotome adotta la piccola e le impone il nome di Miyuki. In poco tempo Gora-Miyuki si affeziona alla nuova famiglia ma, costretta a seguire gli ordini di suo padre, un giorno fugge, trafugando i progetti di Getter Q (la lettera 'Q' sta per 'Queen'), robot ideato da Saotorne per essere il partner femminile di Getta Robot.

Anni dopo, Gora è costretta a combattere il Getter Robot utilizzando proprio il Getter Q, opportunamente costruito dai dinosauri seguendo i progetti di Saotome. Nel commovente finale, la principessa dell'impero dei Dinosauri sacrifica la propria vita per salvare la Squadra Getter dalla furia del mechasaurus Gin, inviato da suo padre per darle manforte.
Si noti come questo episodio sia basato sul canovaccio classico che vede il robot partner del protagonista che torna dopo tanti anni, sacrificandosi nel finale per salvare l'eroe dì turno. Una trama simile era stata in precedenza concepita per l'episodio n.38 di Mazinger Z, in cui fa la sua comparsa Minerva X, robot ideato dal dottor Kabuto, i cui progetti, caduti nelle mani del Dr. Hell erano stati sfruttati per i suoi loschi fini.

Anche in questo caso la partner di Mazinger Z, pur di difendere il robot di Koji, non esita a usare il proprio corpo come scudo, venendo così colpita dalla freccia scoccata dal mostro meccanico Arciere J5. Secondo le voci di corridoio, il signor Bessho di Fuji TV chiese allo staff che si occupava dell'anime di creare un robot simile a Minerva X, personaggio che aveva molto amato. Si traffa comunque di un tema classico nell'ambito dell'animazione nipponica, sfruttato anche in anime successivi: basti pensare all'episodio di Mirai Robot Daltanias (Daltanias il robot del futuro', in Italia Daltanious) nel quale Magalia, la leonessa partner di Beralios, viene usata dagli spietati Ackron per combattere il robot terrestre.
Nel 1975 Getter Robot era un personaggio estremamente popolare, almeno quanto Great Mazinger (il Grande Mazinga): era inevitabile che due star del loro calibro si incontrassero in uno special degno della loro fama.
Il mediometraggio Great Mazinger tai Getter Robot (Il Grande Mazinga contro Getter Robot) uscì nelle sale cinematografiche giapponesi il 21 marzo del '75. In questo special la Squadra Getter e Great Mazinger vengono presentati come eterni rivali che si trovano a dover unire le proprie forze per contrastare il potente e apparentemente indistruttibile mostro mutaforme Girgirgan,

inviato sulla Terra da misteriosi invasori spaziali (fino alla fine, infatti, non si capisce chi siano).
La versione a fumetti di questo special fu curata da Gosaku Ota.
92 pagine realizzate per TV Magazine.

In seguito questo speciale a fumetti è stato inglobato nel manga de Il Grande Mazinga dello stesso autore (è stato stampato per ben due volte anche in Italia: nel 1979 dalla Fabbri Editori e nel 1993 dalla Granata Press).
Character design del film è ancora una volta Kazuo Komatsubara, mentre troviamo Keisuke Fujikawa alla sceneggiatura e Masayuki Akehi alla regia.

LA FINE DELL'IMPERO DEI DINOSAURI E IL NUOVO GETTER ROBOT


Il successo riscosso da Getter Robot al suo esordio fu pressoché immediato. Ovviamente questo personaggio deve in buona parte la popolarità alla serie televisiva, che conquistò in poco tempo migliaia di piccoli fans. Si pensò quindi di affidare a Gosaku Ota una sorta di riduzione a fumetti degli episodi televisivi, che in qualche modo seguisse lo spirito dell'anime trasmesso da Fuji TV.

In questo fumetto, serializzato sulla rivista Shogaku Sannensei, compaiono così personaggi assenti nel manga di Ken lshikawa, ma presenti nell'anime, come Monji Ogarashi e il buffo robot Asataro o lo spietato Daimajin Yuler (Grande Diavolo Uller).

Accanto al manga ufficiale, Ken lshikawa realizzò poi delle saghe parallele dedicate a Getter Robot, destinate a diverse fasce d'età. Uno di questi manga fu pubblicato sulla rivista Shogaku Ichinensei (destinata ai bambini di prima elementare) dal numero di maggio del '74 a quello di maggio dell'anno successivo.
La rivista Shogaku Iyonensei (per bambini di quarta elementare), inoltre, ospitò tra le sue pagine, sempre nello stesso periodo, un'altra saga di lshikawa, cui subentrò Tatsuya Yasuda (il disegnatore di Kotetsu Jeeg) a partire dall'agosto del '75.
Le trame di queste saghe parallele erano sostanzialmente simili a quella del manga ufficiale, ma si sviluppavano diversamente a seconda delle varie fasce d'età cui le differenti versioni erano destinate.
Se prendiamo in considerazione, per esempio, l'episodio della morte di Musashi, possiamo constatare come questo sia narrato, nelle versioni Shogaku Ichinensei e Shagaku Iyonensei con toni notevolmente meno drammatici rispetto a quelli del manga ufficiale.
Nell'edizione Shogaku Ichinensei, il giovane perde la vita schiantandosi con il suo Getter Bear contro un mechasaurus che stava riducendo a mal partito il Getter Robot.

La versione Shogaku Iyonensei, invece, presenta la fine di Musashi in maniera completamente diversa; nel corso di uno scontro con un gigantesco mechasaurus, il Getter Three, con a bordo il solo Musashi, viene intrappolato tra le fauci del feroce rettile. Pur di sconfiggerlo, il coraggioso ragazzo sacrifica la propria vita sparando nella bocca del sauro meccanico i missili Getter, restando coinvolto e trovando la morte nell'esplosione.

Entrambe queste versioni, comunque, è bene ripeterlo sviluppano il racconto in maniera estremamente meno violenta e tragica rispetto al manga presentato in questa edizione.
L'anime presenta una ulteriore versione della morte di Musashi: nel 50° episodio i dinosauri costruiscono una fortezza inespugnabile, dall'aspetto di due giganteschi brontosauri recanti sul dorso una base operativa.

L'azione prosegue nella puntata successiva, l'ultima: il dottor Saotome progetta uno speciale missile formato da più componenti, ognuno dei quali viene montato su una delle tre Get-Machines, per essere sganciato e, seguendo una precisa traiettoria, andare a schiantarsi - uniti in una unica e potente arma - sull'unico punto debole della fortezza nemica. Purtroppo questa strategia fallisce a causa dell'indecisione di Musashi che, sentendosi in colpa per l'errore commesso, decide di schiantarsi con il Getter Bear contro la base nemica, provocando in tal modo la fine dell'impero dei Dinosauri.
Con la morte di questo personaggio e con la distruzione del primo Getter Robot, si passa automaticamente alla seconda serie, dedicata a Getter Robot G. Inizialmente il passaggio dalla prima alla seconda serie era stato concepito in maniera piuttosto differente rispetto a come fu, in effetti, sviluppato. Il Grande Diavolo Yuler avrebbe dovuto ordinare a Gool di sferrare un attacco in forze contro il laboratorio del dottor Saotome, mettendo il Getter nella condizione di combattere contro decine di mechasaurus. Musashi avrebbe perso la vita in battaglia, e Hayato sarebbe rimasto gravemente ferito. Nemmeno Ryo sarebbe scampato alla guerra contro i rettili di Gool. Un nuovo personaggio sarebbe così entrato in scena: Joh Kisuki, figlio di un collega del dottor Saotome. Nonostante i suoi diversi interessi, per assecondare la volontà del defunto padre e vendicare Ryo e Musashi, Joh avrebbe dovuto accettare di combattere al fianco di Hayato, mentre il Getter 3 sarebbe stato affidato a Monji Ogarashi.
Questo nuovo team avrebbe dovuto essere l'artefice della sconfitta dell'Impero dei Dinosauri, ma si sarebbe trovato ad affrontare una nuova minaccia: l'Impero dei Cento Oni, deciso anch'esso a conquistare il nostro pianeta.
Secondo questo progetto, poi accantonato, ci sarebbe dovuto essere anche un Getter Robot G (Shin Getter Robot G). Il personaggio di Joh Kisukui fu creato da Nagai ispirandosi a Saotome Mondo, protagonista di un suo vecchio manga dal titolo Gakuen Thikutsu Otoko (L'uomo annoiato dalla scuola, 1970) e coprotagonista della saga di Violence Jack.
Come abbiamo visto questo progetto non fu attuato, soprattutto per volere della TV che non vedeva di buon occhio la morte del protagonista della serie, Ryo Nagare.
Si decise così che solo Musashi sarebbe morto in battaglia e il suo posto, alla guida del nuovo Getter 3, sarebbe stato preso da un nuovo pilota, Benkei Kuruma.
Le nuove Getter Machines furono chiamate Dragon, Liger (nome che deriva dalla fusione delle parole 'Lion' e 'Tiger') e Poseidon. Gli stessi nomi furono dati nuovi Getter Robot (Getter Dragon, Getter Liger, Getter Poseidon).

La nuova serie dedicata a Getter Robot cominciò il 15 maggio 1975, dopo appena una settimana dalla conclusione della prima, per terminare il 25 marzo del '76 (anche questa seconda serie giunse incompleta in Italia, col titolo di Getta Robot).
Lo staff che se ne occupò rimase pressoché immutato: Kazuo Komatsubara, sakkan e al character design dei personaggi; Shozo Uehara nuovamente alla sceneggiatura. La regia fu curata ancora una volta da Tomoharu Katsumata e Hiroshi Kominato.
Come abbiamo visto, nel manga non c'è una divisione tra la prima e la seconda serie (si tratta infatti di un'unica saga): sono gli Oni a decretare la fine di Gool, divenendo i nuovi avversari del Getter Team.
Nella serie televisiva questo non avviene e l'Impero dei cento Oni, capeggiato dal Grande Imperatore Burai Taitei) e dai suoi luogotenenti, il maresciallo Hidler (Hidoral Gensui) e il dottor Gural, compare solo dopo la disfatta di Gool e Yuler.

Anche in questo caso il finale della saga è diverso rispetto alla versione a fumetti: dopo l'ennesima sconfitta gli Oni decidono di attaccare i loro avversari con una massiccia fortezza che sembra essere invincibile: il Getter Dragon non riesce a scalfirla con nessuna delle armi a sua disposizione! Durante una battaglia Hayato viene catturato dal maresciallo Hidler e condotto in una prigione all'interno della fortezza. Una volta riuscito a fuggire, il giovane provoca però enormi danni all'interno della base nemica, indebolendola al punto che al Getter Dragon non resta altro da fare se non sferrare il colpo di grazia.
Una curiosità: inizialmente si era previsto di inserire tra i personaggi Hanami Dangoro, guardia agli ordini del maresciallo Hidler.

Un personaggio graficamente simile era già apparso, con successo, in Cutey Honey, con il nome di Danbei Hayami (lo stesso che in Ufo Robot Grendizer porta il nome di Danbei Makiba, in Italia Rigel).
Si trattava, pare, di un'idea del sig. Katsuda, produttore della Toei, che amava molto questo personaggio, originario di un vecchio manga di Go Nagai intitolato Abashiri lkka (La famiglia Abashiri), nel quale era chiamato Akumajiri Daemon.
Anche per Getter Robot G, come per la prima serie, furono curate varie versioni del manga. In pratica si tratta delle stesse versioni viste per la prima serie: Ken lshìkawa si occupò dei manga serializzati sulle riviste Shogaku Ichinensei e Shogaku lyonensei (nel caso di quest'ultima rivista, a Ken lshikawa subentrò Tatsuya Yasuda a partire dall'agosto del '75), mentre la rivista Shogaku Sannensei ospitò il tumetto di Gosaku Ota (fig. 3).

Quest'ultimo, come abbiamo già detto, fu impostato come una riduzione a fumetti della serie TV. Tuttavia, in più di una occasione, Gosaku Ota inserì episodi non presenti nell'anime e concepì un finale drammatico in cui i tre protagonisti, Ryo, Hayato e Benkei, perdono la vita nel corso dell'ultima battaglia contro l'impero degli Oni (la serie televisiva prevedeva invece un lieto fine).Il 26 luglio del 1975 nei cinema giapponesi fu proiettato un nuovo special avente come protagonisti Getter Robot G e Great Mazinger. I primi minuti di questo mediometraggio presentano l'ennesima versione della morte di Musashi, che si schianta con il suo Getter Bear contro un mostro meccanico inviato da misteriosi esseri provenienti dallo spazio. Il povero Musashi viene prontamente sostituito dal nuovo pilota, Benkei Kuruma, che coadiuva Ryo e Hayato alla guida del nuovo e più potente Getter Robot G.
Tuttavia il Getter Team dovrà allearsi ancora una volta a Tetsuya Tsuruji e al suo Great Mazinger per sconfiggere definitivamente gli invasori spaziali e il loro terribile Pigdron, il mostro di luce.

Lo staff di questo special è praticamente lo stesso del precedente, e il manga, disegnato da Ken Ishikawa per TV Magazine, risulta un fedele adattamento a fumetti del film. Il 20 marzo del 1976, poi, fu la volta dello speciai Ufo Robot Grendizer, Getter G, Great Mazinger - Kessen Daikaiju (La battaglia del grande mostro marino), ultimo della serie. Questo special, che vede i maggiori robot nagaiani schierati contro il possente Dragosaurus,

mostro divenuto gigantesco nutrendosi di petrolio, fu diretto da Masayoki Akehi. Tatsuji Kino e Susumu Takaku si occuparono rispettivamente del character design e della sceneggiatura. Il successo riscosso da questo film portò alla realizzazione di ben due versioni a fumetti: il manga di Gosaku Ota, di ben 94 pagine, pubblicato su TV Magazine, e quello disegnato da Akira Mimori, piuttosto breve (35 pagine), concepito per Telebiland.

Shin Getter - Note agli ideogrammi

Il termine "Shin" viene spesso utilizzato per identificare modelli e varianti robotiche della Getter Saga ma dietro un unico termine occidentale risiedono diversi ideogrammi dal significato molto particolare e con sfumatore non traducibili da un'unica parola degli alfabeti occidentali.

shing logjap
Serie ITA: Shin Getter Robot: The Last Day
Serie JPN: Change!! Shin Getter Robo - Sekai Saishuu no Hi Change!!
Ideogramma: 真(チェンジ!!)ゲッターロボ 世界最後の日
Traduzione: Shin Getter Robo - L'ultimo giorno della Terra
Ideogramma SHIN: 真
Significato: makoto - vero, verità, reale, genuino
neog logjap
Serie ITA: Shin Getter Robot contro Neo Getter Robot
Serie JPN: Shin Getter Robo tai Neo Getter Robo
Ideogramma: 真ゲッターロボ対ネオゲッターロボ
Traduzione: Shin Getter Robot contro Neo Getter Robot
Ideogramma SHIN: 神
Significato: jin - dio, spirito, anima
grem logjap
Serie ITA: Getter Robot Re-Model
Serie JPN: Getter Robot Re:model
Ideogramma: 新ゲッターロボ 新ゲッターロボ
Traduzione: Getter Robot Re:model
Ideogramma SHIN: 新
Significato: shin - nuovo, fresco