Getter Robot è stato il "pioniere dei robot trasformabilì", come ribadisce spesso Go Nagai, e l'idea di tre veicoli
in grado di combinarsi in altrettante configurazioni, originando diversi automi, risultò essere un'autentica innovazione
nel campo delle serie robotiche, venendo accolta dal pubblico con grande entusiasmo. L'originale modello di base insito in
questo automa è stato ripreso e sviluppato in moltissimi anime televisivi di successo, aventi protagonisti giganteschi
robot trasformabili: da Voltes V (Vultus 5), Daltanias (Daltanious), da Baldios ad Arbegas... gli esempi si sprecano!
Alla base del 'progetto Getter' ci fu una precisa richiesta della Toei, che propose alla Dynamic di ideare una serie in cui
tre eroi si unissero a formare un robot, al fine di fondere gli elementi di successo tipici delle saghe alla Mazinger Z a
quelli dei supereroi mascherati come Kamen Rider, protagonista dell'omonima serie di telefilm ideata da Shotaro lshinomori
(Cyborg 009). Inoltre l'idea di una serie che prevedesse ben tre eroi protagonisti, risultava piuttosto ingegnosa dal punto
di vista commerciale, mirando alla vendita di gadgettistica inerente non a uno ma a tre robot.Il progetto fu elaborato e
ultimato nel giro di pochi giorni, dalla fine di dicembre 1973 a Capodanno: infatti la Dynamic era allora molto impegnata
con il manga e la serie televisiva dì Daroron Enmakun. Ken lshikawa, inoltre, stava curando il manga ispirato al telefilm
Ultraman T (Ultraman Taro). Nagai e lshikawa avevano pensato di imporre alla saga il titolo di Change Robot Getter 3, e avevano
impostato una storia differente da quella sviluppata.
Gli schizzi degli avversari di Getter Robot rappresentavano sauri meccanizzati
Così si decise di dare ai nemici l'aspetto di rettili antropomorfi. La trama concepita inizialmente vedeva lo
scienziato Saotome impegnato a contrastare una ancestrale stirpe di dinosauri capeggiata dal malvagio re demone del
sottosuolo Gool (diverso nel design dalla concezione definitiva); egli non esitava a trasformare suo figlio
Tatsuhito in un cyborg. Il suo piano, però, falliva, vedendo Tatsuhito sconfitto e ucciso dai sanguinari rettili.
Per niente scoraggiato, Saotome ricorreva ad altri tre ragazzi-cyborg: i corpi di Ryunosuke Nagare (poi
chiamato Ryoma, o solo Ryo), Hayato Inugami (il cui cognome, in seguito, divenne Jin) e Musashi Tomoe erano stati infatti
modificati in modo da renderli in grado di unirsi a formare tre differenti robot. Quindi in questa inedita versione, i
Getter Robot avrebbero dovuto essere formati in ogni parte dai corpi stessi dei piloti, un po' come Hiroshi, protagonista
di Kotetsu Jeeg (Jeeg Robot d'Accialo), era in grado di trasformarsi nella testa del possente automa.
Anche il mecha design dei tre robot si differenziava dalla versione definitiva:
negli schizzi preparatori apparivano più umani, rispetto ai robot classici, e ricordavano i cavalieri medioevali, con tanto dì elmo e mantello a renderli più minacciosi di semplici mezzi meccanici. Anche le uniformi dei piloti e di Michiru Saotome vennero modificate:
Secondo questo primo progetto, i cyborg avrebbero dovuto pilotare tre auto da corsa, ma al momento della trasformazione
ognuno di loro sarebbe dovuto volare fuori dalla propria veflura per originare, unito agli altri, il Getter Robot.
In Change Robot Getter 3, ovviamente, il robot principale era il Getter 3 di Ryunosuke Nagare. La sua arma più potente
era l'Astro-Beam, che nella versione definitiva divenne il Getter Beam (Raggio Getter) del Getter 1. Il Getter 2, aveva
la peculiarità di poter trasformare il proprio mantello in due potenti boomerang (Boomerang Manto).
Dal torace del Getter I usciva una specie di cannone che poteva sparare micidiali missili (Astrong Ho, dal
giapponese HO, 'cannone').
Quando il 'progetto Getter 3' fu abbandonato, il design dei robot cambiò in quello che tutti conosciamo, e le
macchine da corsa si trasformarono nelle Getter Machine, i tre veicoli volanti pilotati da Ryoma, Hayato e Musashi.
IL GETTER ROBOT DEFINITIVO E LA SERIE TV
Abbandonato il progetto Change Robot Getter 3, le auto da corsa di Ryoma, Hayato e Musashi fornirono lo spunto per
l'ideazione delle Getter Machines (O Get-Machines). Il primo passaggio dal progetto Getter 3 a quello definitivo
avvenne stabilendo il mecha-design dei robot. In più di un intervista Ken lshikawa ha dichiarato di essersi ispirato
al carapace delle tartarughe per la realizzazione del volto del primo Getter Robot; più in generale, il mecha-design
degli automi si basa sul modello di Tetsujin 28 (letteralmente Uomo di ferro 28), il primo gigante d'acciaio,
protagonista di una serie televisiva del 1963 (nel 1980 questo anime ha goduto di un remake giunto anche in Italia
col titolo di Super Robot 28, e nel 1992 in Giappone uscì un'ulteriore serie, Tetsujin 28 Go FX).
Una volta Getter 1 (One), fu sviluppato il modello per la prime Getter I Eagle. Seguirono gli altri due
veicoli Getter; il Jaguar e il Bear pilotati rispettivamente da Hayato e Musashi.
Si pensò inoltre di specializzare i vari robot al combattimento in ambienti diversi: aria (Getter One), terra (Getter Two) e acqua (Getter Three).
Un progetto iniziale prevedeva che il mantello del Getter One si trasformasse in una spada (Getter Blade).
Probabilmente questa idea derivava dal Boomerang Manto presente in Change Robot Getter 3, ma fu presto abbandonata, e se il mantello del Getter One finì per fungere semplicemente da ala per il robot di Ryoma (Getter Wing), la Getter Blade divenne il micidiale Getter Tomahawk. A livello grafico, gli unici personaggi creati da Nagai furono Ryoma Nagare, il Grande Imperatore Gool
e il Getter Two, mentre si devono gli altri protagonisti della storia a Ken ìshikawa, che adattò la silhouette
del Getter Three a quella del corpulento Musashi. Nacque così il Getter Robot che tutti conosciamo, il cui manga fu
serializato sulla rivista Shonen Sunday fino al 1975, anno in cui passò tra le pagine di Boken O. Poco dopo l'inizio del
manga cominciò la serie televisiva, trasmessa da Fuji TV dal 4 aprile del 1974 fino all 8 maggio dell'anno successivo.
Trasmessa, non completa, anche da noi, col titolo di Space Robot, e pur essendo meno curata rispetto al manga, sia dal
punto di vista narrativo che da quello dello spessore psicologico dei personaggi, questa serie resta un prodotto
interessante e qualitativamente rilevante, contando su uno staff d'eccezione: il character design fu affidato al
grande Kazuo Komatsubara, mentre della regia si occupò, tra gli altri, Tomoharu Katsumata, già noto per aver avuto
lo stesso ruolo nelle serie TV di Devilman e Mazinger Z; la colonna sonora sicuramente uno dei capolavori di
Shunsuke Kikuchi.
Inizialmente Komatsubara aveva caratterizzato le uniformi dei protagonisti in maniera piuttosto
simile a quelle pensate per Change Robot Getter 3, e Ryo, Hayato e Musashi avevano una vistosa lettera, 1'iniziale
del proprio nome, sulle magliette normalmente indossate, tutti elementi poi mutati nella versione definitiva.
Nella versione animata furono inseriti dei personaggi assenti nel manga, come Joo, buffo ragazzo pelato fedele amico
di Musashi; Monjì Ogarashi, bizzarro inventore un po' matto, e il suo assistente robot, lo strambo Asataro. Anche nell'ambito
dell'Impero dei Dinosauri (il misterioso Popolo Hachu), fu introdotto un nuovo personaggio, esclusivo della serie TV: il
e crudele Daimajin Yular (in Italia Grande Diavolo Uller), capo assoluto e dio supremo del popolo rettile. Più spazio
venne dato al ministro di guerra Bat, poco più di una comparsa nel fumetto. Una differenza rilevante nella trama,
rispetto al manga, si ha già nel primo episodio della serie, quando il figlio maggiore di Saotome, Tatsuhito, a
bordo di un prototipo del Getter Robot, scontrandosi con i terribili mechasaurus (come abbiamo visto, nel primo volume del manga Tatsuhito perde la vita durante un attacco al laboratorio di suo padre da parte dì centinaia di piccole ma letali salamandre).
Tra gli episodi più interessanti della serie televisiva abbiamo il 21° e il 22°: nel primo, il cui titolo tradotto è "Il robot venuto dall'America" (in Italia, "Il Cowboy del cielo"), la Squadra Getter combatte i mechasaurus di Gool coadiuvato da un inusuale robot alleato-rivale dalle sembianze di cowboy, chiamato Texas Mack.
Probabilmente questa particolare storia subì l'influenza del genere western, molto in voga nel Giappone degli anni '70.
L'episodio 22, "La tragedia di Getter Q", abilmente sceneggiato da Shozo Uehara e diretto da Hiroshi Kominato, si
rivela molto particolare: narra la triste storia di Gora, figlia di re Gool, il cui animo è diviso tra i doveri verso
il suo popolo e l'affetto che prova nei confronti di Saotome e della Squadra Getter.
Infatti l'imperatore Gool, seguendo un preciso piano, anni prima aveva inviato sua figlia, ancora bambina, nel
mondo degli uomini, opportunamente camuffata in modo da apparire umana. Trovatala, in perfetto accordo con il
progetto di Gool, il dottor Saotome adotta la piccola e le impone il nome di Miyuki. In poco tempo Gora-Miyuki si
affeziona alla nuova famiglia ma, costretta a seguire gli ordini di suo padre, un giorno fugge, trafugando i
progetti di Getter Q (la lettera 'Q' sta per 'Queen'), robot ideato da Saotorne per essere il partner femminile di
Getta Robot.
Anni dopo, Gora è costretta a combattere il Getter Robot utilizzando proprio il Getter Q, opportunamente costruito
dai dinosauri seguendo i progetti di Saotome. Nel commovente finale, la principessa dell'impero dei Dinosauri
sacrifica la propria vita per salvare la Squadra Getter dalla furia del mechasaurus Gin, inviato da suo padre
per darle manforte.
Si noti come questo episodio sia basato sul canovaccio classico che vede il robot partner del protagonista che torna
dopo tanti anni, sacrificandosi nel finale per salvare l'eroe dì turno. Una trama simile era stata in precedenza
concepita per l'episodio n.38 di Mazinger Z, in cui fa la sua comparsa Minerva X, robot ideato dal dottor Kabuto, i
cui progetti, caduti nelle mani del Dr. Hell erano stati sfruttati per i suoi loschi fini.
Anche in questo caso la partner di Mazinger Z, pur di difendere il robot di Koji, non esita a usare il proprio
corpo come scudo, venendo così colpita dalla freccia scoccata dal mostro meccanico Arciere J5. Secondo le voci
di corridoio, il signor Bessho di Fuji TV chiese allo staff che si occupava dell'anime di creare un robot simile a
Minerva X, personaggio che aveva molto amato. Si traffa comunque di un tema classico nell'ambito dell'animazione
nipponica, sfruttato anche in anime successivi: basti pensare all'episodio di Mirai Robot Daltanias (Daltanias il
robot del futuro', in Italia Daltanious) nel quale Magalia, la leonessa partner di Beralios, viene usata dagli
spietati Ackron per combattere il robot terrestre.
Nel 1975 Getter Robot era un personaggio estremamente popolare, almeno quanto Great Mazinger (il Grande Mazinga):
era inevitabile che due star del loro calibro si incontrassero in uno special degno della loro fama.
Il mediometraggio Great Mazinger tai Getter Robot (Il Grande Mazinga contro Getter Robot) uscì nelle sale
cinematografiche giapponesi il 21 marzo del '75. In questo special la Squadra Getter e Great Mazinger vengono
presentati come eterni rivali che si trovano a dover unire le proprie forze per contrastare il potente e apparentemente
indistruttibile mostro mutaforme Girgirgan,
inviato sulla Terra da misteriosi invasori spaziali (fino alla fine, infatti, non si capisce chi siano).
La versione a fumetti di questo special fu curata da Gosaku Ota.
92 pagine realizzate per TV Magazine.
In seguito questo speciale a fumetti è stato inglobato nel manga de Il Grande Mazinga dello stesso autore
(è stato stampato per ben due volte anche in Italia: nel 1979 dalla Fabbri Editori e nel 1993 dalla Granata Press).
Character design del film è ancora una volta Kazuo Komatsubara, mentre troviamo Keisuke Fujikawa alla
sceneggiatura e Masayuki Akehi alla regia.
LA FINE DELL'IMPERO DEI DINOSAURI E IL NUOVO GETTER ROBOT
Il successo riscosso da Getter Robot al suo esordio fu pressoché immediato. Ovviamente questo personaggio deve
in buona parte la popolarità alla serie televisiva, che conquistò in poco tempo migliaia di piccoli fans. Si pensò quindi
di affidare a Gosaku Ota una sorta di riduzione a fumetti degli episodi televisivi, che in qualche modo seguisse
lo spirito dell'anime trasmesso da Fuji TV.
In questo fumetto, serializzato sulla rivista Shogaku Sannensei, compaiono così personaggi assenti nel manga di Ken lshikawa, ma presenti nell'anime, come Monji Ogarashi e il buffo robot Asataro o lo spietato Daimajin Yuler (Grande Diavolo Uller).
Accanto al manga ufficiale, Ken lshikawa realizzò poi delle saghe parallele dedicate a Getter Robot, destinate a
diverse fasce d'età. Uno di questi manga fu pubblicato sulla rivista Shogaku Ichinensei (destinata ai bambini di prima
elementare) dal numero di maggio del '74 a quello di maggio dell'anno successivo.
La rivista Shogaku Iyonensei (per bambini di quarta elementare), inoltre, ospitò tra le sue pagine, sempre nello
stesso periodo, un'altra saga di lshikawa, cui subentrò Tatsuya Yasuda (il disegnatore di Kotetsu Jeeg) a partire
dall'agosto del '75.
Le trame di queste saghe parallele erano sostanzialmente simili a quella del manga ufficiale, ma si sviluppavano
diversamente a seconda delle varie fasce d'età cui le differenti versioni erano destinate.
Se prendiamo in considerazione, per esempio, l'episodio della morte di Musashi, possiamo constatare come questo
sia narrato, nelle versioni Shogaku Ichinensei e Shagaku Iyonensei con toni notevolmente meno drammatici rispetto a
quelli del manga ufficiale.
Nell'edizione Shogaku Ichinensei, il giovane perde la vita schiantandosi con il suo Getter Bear contro un mechasaurus
che stava riducendo a mal partito il Getter Robot.
La versione Shogaku Iyonensei, invece, presenta la fine di Musashi in maniera completamente diversa; nel corso di uno scontro con un gigantesco mechasaurus, il Getter Three, con a bordo il solo Musashi, viene intrappolato tra le fauci del feroce rettile. Pur di sconfiggerlo, il coraggioso ragazzo sacrifica la propria vita sparando nella bocca del sauro meccanico i missili Getter, restando coinvolto e trovando la morte nell'esplosione.
Entrambe queste versioni, comunque, è bene ripeterlo sviluppano il racconto in maniera estremamente meno
violenta e tragica rispetto al manga presentato in questa edizione.
L'anime presenta una ulteriore versione della morte di Musashi: nel 50° episodio i dinosauri costruiscono
una fortezza inespugnabile, dall'aspetto di due giganteschi brontosauri recanti sul dorso una base operativa.
L'azione prosegue nella puntata successiva, l'ultima: il dottor Saotome progetta uno speciale missile
formato da più componenti, ognuno dei quali viene montato su una delle tre Get-Machines, per essere sganciato e,
seguendo una precisa traiettoria, andare a schiantarsi - uniti in una unica e potente arma - sull'unico punto debole
della fortezza nemica. Purtroppo questa strategia fallisce a causa dell'indecisione di Musashi che, sentendosi in
colpa per l'errore commesso, decide di schiantarsi con il Getter Bear contro la base nemica, provocando in tal modo
la fine dell'impero dei Dinosauri.
Con la morte di questo personaggio e con la distruzione del primo Getter Robot, si passa automaticamente
alla seconda serie, dedicata a Getter Robot G. Inizialmente il passaggio dalla prima alla seconda serie era
stato concepito in maniera piuttosto differente rispetto a come fu, in effetti, sviluppato. Il Grande Diavolo
Yuler avrebbe dovuto ordinare a Gool di sferrare un attacco in forze contro il laboratorio del dottor Saotome,
mettendo il Getter nella condizione di combattere contro decine di mechasaurus. Musashi avrebbe perso la vita
in battaglia, e Hayato sarebbe rimasto gravemente ferito. Nemmeno Ryo sarebbe scampato alla guerra contro i
rettili di Gool. Un nuovo personaggio sarebbe così entrato in scena: Joh Kisuki, figlio di un
collega del dottor Saotome. Nonostante i suoi diversi interessi, per assecondare la volontà del defunto padre
e vendicare Ryo e Musashi, Joh avrebbe dovuto accettare di combattere al fianco di Hayato, mentre il Getter 3
sarebbe stato affidato a Monji Ogarashi.
Questo nuovo team avrebbe dovuto essere l'artefice della sconfitta dell'Impero dei Dinosauri, ma si sarebbe
trovato ad affrontare una nuova minaccia: l'Impero dei Cento Oni, deciso anch'esso a conquistare il nostro pianeta.
Secondo questo progetto, poi accantonato, ci sarebbe dovuto essere anche un Getter Robot G (Shin Getter
Robot G). Il personaggio di Joh Kisukui fu creato da Nagai ispirandosi a Saotome Mondo, protagonista di un suo vecchio
manga dal titolo Gakuen Thikutsu Otoko (L'uomo annoiato dalla scuola, 1970) e coprotagonista della saga di Violence Jack.
Come abbiamo visto questo progetto non fu attuato, soprattutto per volere della TV che non vedeva di buon
occhio la morte del protagonista della serie, Ryo Nagare.
Si decise così che solo Musashi sarebbe morto in battaglia e il suo posto, alla guida del nuovo Getter 3, sarebbe
stato preso da un nuovo pilota, Benkei Kuruma.
Le nuove Getter Machines furono chiamate Dragon, Liger (nome che deriva dalla fusione delle parole 'Lion' e
'Tiger') e Poseidon. Gli stessi nomi furono dati nuovi Getter Robot (Getter Dragon, Getter Liger, Getter Poseidon).
La nuova serie dedicata a Getter Robot cominciò il 15 maggio 1975, dopo appena una settimana dalla conclusione della
prima, per terminare il 25 marzo del '76 (anche questa seconda serie giunse incompleta in Italia, col titolo di Getta Robot).
Lo staff che se ne occupò rimase pressoché immutato: Kazuo Komatsubara, sakkan e al character design dei personaggi;
Shozo Uehara nuovamente alla sceneggiatura. La regia fu curata ancora una volta da Tomoharu Katsumata e Hiroshi Kominato.
Come abbiamo visto, nel manga non c'è una divisione tra la prima e la seconda serie (si tratta infatti di un'unica
saga): sono gli Oni a decretare la fine di Gool, divenendo i nuovi avversari del Getter Team.
Nella serie televisiva questo non avviene e l'Impero dei cento Oni, capeggiato dal Grande Imperatore Burai Taitei) e
dai suoi luogotenenti, il maresciallo Hidler (Hidoral Gensui) e il dottor Gural, compare solo dopo la disfatta di Gool e Yuler.
Anche in questo caso il finale della saga è diverso rispetto alla versione a fumetti: dopo l'ennesima sconfitta gli Oni
decidono di attaccare i loro avversari con una massiccia fortezza che sembra essere invincibile: il Getter Dragon non
riesce a scalfirla con nessuna delle armi a sua disposizione! Durante una battaglia Hayato viene catturato dal
maresciallo Hidler e condotto in una prigione all'interno della fortezza. Una volta riuscito a fuggire, il giovane
provoca però enormi danni all'interno della base nemica, indebolendola al punto che al Getter Dragon
non resta altro da fare se non sferrare il colpo di grazia.
Una curiosità: inizialmente si era previsto di inserire tra i personaggi Hanami Dangoro, guardia agli ordini
del maresciallo Hidler.
Un personaggio graficamente simile era già apparso, con successo, in Cutey Honey, con il nome di Danbei Hayami
(lo stesso che in Ufo Robot Grendizer porta il nome di Danbei Makiba, in Italia Rigel).
Si trattava, pare, di un'idea del sig. Katsuda, produttore della Toei, che amava molto questo personaggio, originario
di un vecchio manga di Go Nagai intitolato Abashiri lkka (La famiglia Abashiri), nel quale era chiamato Akumajiri Daemon.
Anche per Getter Robot G, come per la prima serie, furono curate varie versioni del manga. In pratica si tratta
delle stesse versioni viste per la prima serie: Ken lshìkawa si occupò dei manga serializzati sulle riviste
Shogaku Ichinensei e Shogaku lyonensei (nel caso di quest'ultima rivista, a Ken lshikawa subentrò Tatsuya
Yasuda a partire dall'agosto del '75), mentre la rivista Shogaku Sannensei ospitò il tumetto di Gosaku Ota (fig. 3).
Quest'ultimo, come abbiamo già detto, fu impostato come una riduzione a fumetti della serie TV. Tuttavia, in
più di una occasione, Gosaku Ota inserì episodi non presenti nell'anime e concepì un finale drammatico in cui i
tre protagonisti, Ryo, Hayato e Benkei, perdono la vita nel corso dell'ultima battaglia contro l'impero degli Oni
(la serie televisiva prevedeva invece un lieto fine).Il 26 luglio del 1975 nei cinema giapponesi fu proiettato un nuovo
special avente come protagonisti Getter Robot G e Great Mazinger. I primi minuti di questo mediometraggio presentano
l'ennesima versione della morte di Musashi, che si schianta con il suo Getter Bear contro un
mostro meccanico inviato da misteriosi esseri provenienti dallo spazio. Il povero Musashi viene prontamente sostituito
dal nuovo pilota, Benkei Kuruma, che coadiuva Ryo e Hayato alla guida del nuovo e più potente Getter Robot G.
Tuttavia il Getter Team dovrà allearsi ancora una volta a Tetsuya Tsuruji e al suo Great Mazinger per sconfiggere
definitivamente gli invasori spaziali e il loro terribile Pigdron, il mostro di luce.
Lo staff di questo special è praticamente lo stesso del precedente, e il manga, disegnato da Ken Ishikawa per TV Magazine, risulta un fedele adattamento a fumetti del film. Il 20 marzo del 1976, poi, fu la volta dello speciai Ufo Robot Grendizer, Getter G, Great Mazinger - Kessen Daikaiju (La battaglia del grande mostro marino), ultimo della serie. Questo special, che vede i maggiori robot nagaiani schierati contro il possente Dragosaurus,