Robottoni e sentimenti

Daimos è la prima serie in cui la situazione sentimentale dell'eroe costituisce il tema portante della storia. Nessuna serie si dimostra esente da rapporti sentimentali tra protagonisti, ma Tosho Daimos si eleva sopra tutte. L'amore tra Kazuya e Erika è contrastato dalla guerra che imperversa fra terrestri e alieni. Kazuya è il paladino dei terrestri, e deve scontrarsi con Rikiter, il malvagio e irruento fratello di Erika, che cerca invano di creare un ponte per instaurare il dialogo fra le due fazioni.
Sotto certi punti di vista ricorda un po' la tragedia shakespeariana di Romeo e Giulietta, divisi dalla rivalità faziosa di Montecchi e Capuleti.

Daimos e plug suit

Daimos è stato il primo robot giapponese ad essere comandato dai movimenti del corpo del pilota. Quando Kazuya entra nella cabina di pilotaggio dei tubi e dei cavi cingono il suo corpo, consentendogli di assumere il totale controllo del robot in modo tale che un suo movimento nella cabina corrisponda ad una mossa del robot, sfruttando così le abilità nelle arti marziali del pilota.
Questa interattività però ha un lato negativo: quando il robot viene danneggiato il pilota accusa un "feedback" doloroso, come se avesse personalmente sofferto del colpo incassato dall'automa.

Citazioni

In un paio di fotogrammi è possibile trovare dei personaggi molto somiglianti agli eroi della trilogia di Nagahama:

  • Maggie (Chizuru Nanbara) da Combattler V
  • Sonya (Megumi Oka) da Vultus 5