Il nome del robot Daltanious (Darutaniasu in originale giapponese) è una chiara citazione di D'Artagnan, il celebre protagonista del racconto
"I tre moschettieri" di Alexandre Dumas.
I riferimenti più stretti relativi alla storia non sono da ricercarsi né con "I tre moschettieri", né con "Vent'anni dopo", ma con il terzo romanzo del ciclo dell'autore, "Il visconte di Bragelonne", incentrato su un complotto che intende sostituire re Luigi XIV con il suo fratello gemello, la cui identità è nascosta sotto una maschera di ferro e molti elementi di questa situazione romanzesca li ritroviamo nel rapporto tra Harlin e Kloppen.
Thanks to Dario
In Daltanious, il nome del protagonista è Tate Kento dove Tate vuol dire "scudo", mentre Kento vuol dire letteralmente "spadaccino".
Quindi Tate Kento vuol dire letteralmente "spadaccino dotato di scudo", spadaccino scudato. E la cosa si richiama perfettamente alle atmosfere da "tre moschettieri da cui l'anime è ripreso. Danji, il secondo pilota, si scrive con ideogrammi che letteralmente significano "ragazzo proiettile", e come sappiamo Danji è bravissimo a lanciare sassolini come se fossero proprio dei micidiali proiettili.
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