Mazinga
Il termine "Mazinger" deriva da "Majin", una parola giapponese composta da due kanji, di cui il primo, "Ma"
significa "demone", e il secondo, "Jin", significa "dio".
La parola "Majin" quindi può significare "dio-demonio" o anche "dio malvagio" ma spesso in giapponese, una parola
composta da due kanji dal significato diametralmente opposto, può voler indicare la duplicità dei significati per
il medesimo soggetto. Nel caso in esame si può dire che il termine "Majin" voglia dire "un dio E un demonio"
oppure "un dio O un demonio" ed è proprio questa l'accezione più corretta per il nome del super robot di Nagai.
Sia nelle varie versioni del manga che nella versione animata, il dottor Juzo Kabuto, nonno di Koji, quando
consegna la sua invenzione al nipote, gli spiega che Mazinga Z può diventare un dio o un demonio, a seconda dell'uso
che se ne farà. E' possibile quindi tradurre il termine Mazinger con l'espressione "robot che può trasformare il suo
pilota in un dio o in un demonio".
Koji Kabuto
Kabuto significa "elmo" e infatti il pilota, per controllare Mazinga, deve utilizzare una navetta che si
incastra nel capo del robot.
Il nome Koji (o Kouji), scritto con gli ideogrammi usati per questo personaggio, significa "primo figlio" o più
semplicemente "Primo" e quindi volendo fare una traduzione letterale dal giapponese all'italiano, il protagonista
avrebbe dovuto chiamarsi Primo Elmo.
Sempre a proposito degli ideogrammi utilizzati per il nome proprio si può puntualizzare che il kanji "kou"
significa anche "corazza" mentre "ji" significa "figlio" o "bambino".
Se analizziamo il nome del personaggio che, secondo la tradizione giapponese, viene sempre preceduto dal
cognome (Kabuto Koji), potremmo tradurre il tutto come "il figlio/bambino (ricoperto da) elmo e armatura",
decisamente appropriato per il ruolo del protagonista.
Sayaka
Il nome Sayaka e' molto diffuso in Giappone e puo' avere diversi significati, a seconda degli ideogrammi con cui e' scritto.
Nel caso di Sayaka Yumi, e' scritto pero' in hiragana cioe' l'alfabeto fonetico in cui i caratteri non
esprimono alcun significato preciso. La scrittura del nome in hiragana e' comunque molto diffusa tra le ragazze,
in quanto l'alfabeto e' considerato graficamente piu' flessuoso degli spigolosi ideogrammi.
Thanks F.Colpi - d/visual
I professori Il nome Nossori significa "lento, svogliato", Morimori "energico, robusto", Sewashi "gentile, altruista".
Ashura
Ashura è il nome portato da una divinità guerriera portatrice di morte e distruzione. Il termine "Ashura" viene
usato in espressioni che espimono il signifiato di "demone infuriato" o "diavolo scatenato". Inoltre gli ultimi
due ideogrammi che compongono il nome Ashura, ovvero "Shura", in giapponese significano "strage, carneficina".
Nella storia, complice la struttura della lingua giapponese, non risulta chiara al lettore l'identità sessuale di Ashura: sia per comodità, sia perchè l'aspetto del personaggio è alquanto femmineo, riterremo che si tratti di una bambina. Nella mitologia Buddista, il dio Ashura viene rappresentato sia come un dio-demone, sia come un affascinate giovane dal sesso incerto. La bambina è l'unica sopravvissuta del clan Ashura ed è quindi l'erede diretta del primo re degli Ashura (Ashura-Oh). Nonostante abbia anagraficamente trecento anni (corrispondente ai 17 della scala umana), l'aspetto che scelse per rivelarsi a Yasha (non appena lui ebbe dissigillato la barriera che la proteggeva) fu quello di un neonato. Attualmente ul suo aspetto è quello di una bambina di circa sei-sette anni e le sue azioni rispecchiano questa immaturità. Oltre ad essere una delle sei stelle che secondo la profezia rovesceranno il regno di Taishaku-Ten, Ashura è l'erede della spada incantata Shura-Toh, anche se il fodero della stessa già le appartiene. C'è un lato oscuro nella profezia delle sei stelle che Yasha-oh ascoltò dalle labbra di Kuyo (profetessa delle stelle), anche se abitualmente questo aspetto non viene rivelato : la donna profetizzò la sconfitta di Taishaku-Ten e la morte di Yasha per mano di Ashura. Ma facciamo un passo indietro ... Il padre di Ashura, il fu Ashura-Oh, essendo il dio guerriero protettore e imperatore del cielo, aveva intrapreso una guerra santa (Sei-Sen) contro il ribelle Taishaku-Ten, avido di potere e invidioso del suo trono. Grazie al tradimento di Shoshi, moglie di Ashura-Oh, le forze imperiali vennero annientate e il dio imperatore fu ucciso.Shoshi risposatasi con il vincitore Taishaku-Ten, diede presto alla luce una coppia di gemelli : Ashura (figlia di Ashura-Oh) e Ten-Oh (figlio di Taishaku-Ten)! Non appena si accorse della diversità dei due bambini (la stirpe di Ashura è caratterizzata da orecchie a punta e occhi color ambra), la corrotta Shoshi tentò invano di uccidere la figlia, ma questa si salvò rinchiudendosi in una specie di bozzolo protettivo. Fortunatamente Yasha la trovò e la risvegliò rompendo i sigilli. Il carattere di Ashura è schizzofrenico : convivono due personalità differenti in un unico corpo. Il lato oscuro di Ashura è quello che rispecchia la sua reale personalità : ha la mentalità di un individuo di trecento anni e l'aspetto di una diciassettenne. Il suo è un carattere crudele dai poteri molto più grandi rispetto alla sua apparente età. Fortunatamente dopo il risveglio per mano di Yasha, la personalità oscura di Ashura è riamsta sopita per lasciare spazio a una bambina dal carattere dolce e insicuro che soffre per essere stata odiata e abbandonata dalla madre.
Marchese Pigman
Tale nome è una storpiatura del termine inglese "Pygmy" (Pigmeo). I responsabili dell'adattamento
dialoghi della versione spagnola non colsero questa finezza interpretarono il nome come "PIG-MAN", sul
modello di SPIDER-MAN, BAT-MAN etc., di conseguenza, nell'edizione spagnola il marchese Pigman
diventò "el vizconde Cerdo" ossia "il visconte...PORCO".
Thanks to Francesco Campanelli per la segnalazione della curiosità.
Non vi siete mai chiesti perchè la serie di Mazinga Z è stata interrotta a metà?
Guardate questa immagine tratta dal primo episodio inedito in Italia...
Il prof Yumi, pur di non lasciare la base al Dottor Inferno è disposto a tutto!
Non era possibile mostrare tale coraggio ai piccini italiani...
Il progetto iniziale si chiamava Iron Z. Si presentava così:
In seguito, il progetto, pur rimanendo praticamente invariato, prese il nome di Energer Z. Eccone alcuni studi:
Come si può chiaramente vedere da queste immagini, in questa fase era previsto che ad agganciarsi nella testa del robot fosse una motocicletta, e non una navicella hovercraft. Infatti, la popolarità di personaggi “motociclistici” come Kamen Rider, fece pensare bene alla Toei di accantonare per il momento la motocicletta, e di pensare a qualcosa di più pratico. Venne cosi introdotto il Pilder.
L’idea della motocicletta, comunque, venne ripresa in seguito per Dianan A.
Ed ecco come si presentava il Pilder:
Anche il nome fu cambiato in questa fase e da Energer Z divenne Mazinger Z. Ecco quindi, come si presentava da adesso.
La motocicletta di Koji venne comunque mantenuta quale mezzo privato, non privo, però, di gadget da combattimento.
Veniamo ora ai personaggi:
Nella pagina a destra, riconoscibilissimi (ma forse non tanto, specie per via delle tute) Koji, suo nonno Juzo e Sayaka, mentra nella pagina a sinistra abbiamo:
9) Un generale dell’esercito giapponese, che fu in seguito scartato
10,11) Insegnanti di Koji
13 – 16) Boss e i suoi due compari
12) La madre di Koji, anche lei non comparve mai. Nella puntata numero 92 un androide del dottor Hell si travestì da madre di Koji per ingannare Shiro, ma il design usato era completamente diverso e più giovanile.
17 e 18) Maschera di Ferro e Dottor Inferno
Nella pagina a sinistra vediamo i primi concept sketches per Dianan Ace e per le nuove armi di Mazinga Z, Scrander compreso, mentre nella pagina a destra abbiamo degli sketches per i vari cattivi.
Notare i numeri 26, 27 e 28. Il 26 e il27 presentano un veicolo personale del dott. Hell, quasi a volerlo contrapporre al Pilder. Il 28, invece, è un primo disegno per la fortezza Saludo (Fortezza Salude, o Salus, come veniva chiamata in Italiano).
Una prima versione del Dott. Hell, quando ancora il progetto si chiamava Energer Z
Il dottor Hell, il Barone Ashura, le maschere di ferro ed alcuni mostri meccanici abbastanza noti.
Primi disegni completi dei mostri meccanici. L’idea di fondo è quella di trasporre in un mondo “meccanico” i demoni di Devilman. E direi che ci sono riusciti benissimo.
Susumu kaze, poi rinominato Koji Kabuto, nella fase di Energer Z. Notare la sciarpa al collo. Anche quella fu scartata per non fare confusione con Kamen Rider. Inoltre, Sayaka e un primo look per Afrodai A (Afrodite A), che in questo stadio probabilmente si chiamava ancora Energer A.
Un primo piano di Susumu Kaze.
Il dottor Yumi e i tre professori suoi assistenti
Primo piano per un paio di personaggi comparsi prima: il generale dell’esercito e la madre di Koji
Notare i leggeri ritocchi tra due diverse edizioni: a destra la primissima edizione targata Shueisha, a sinistra la seconda edizione targata Asahi Sonorama, poi passata a Rippu Shobo e infine a Kodansha. Il dottor Yumi nelle due edizioni ha due nomi propri diversi: Yanosuke nella prima, Gennosuke nelle successive. Ricordate il manga di Goldrake giunto qui in Italia, e il look “scarruffato” del dott. Yumi? Eccone l’origine.
Per completare il tutto, alcune belle illustrazioni a colori di Energer Z:
Per finire in bellezza, ecco il retro di copertina della Mazinger Bible, realizzato da Shinobu Kaze.
A cura di SaotomeMondo
Anni fa, su Mangazine, nell'articolo relativo a Dangaio, si parlava di un fantomatico remake di Mazinga Z, intitolato Daimazinger, da cui poi trassero il Dangaio, si dice, perché la Toei pose il veto.
Ebbene, ora è certo che quelle voci erano vere.
Al mecha design abbiamo Masami Obari, mentre al character abbiamo Toshiki Hirano; come si vede, la forma del robot è molto simile al Dancouga.Il concetto risale agli ultimi mesi dell'85 e avrebbe dovuto essere editato nell'86.
Non poteva mancare lo schizzo del Vero Mito per questa reinterpretazione anni 80 del suo personaggio più famoso.....beh, di uno dei suoi personaggi più famosi.