Titolo Numerazione Ita: Episodio 01. Mazinkaiser contro il Generale Nero Numerazione Jap: 01. Mazinkaiser Shitou! Ankoku Daishogun Ideogramma Jap: 01. マジンカイザー 死闘! 暗黒大将軍
Sintesi Episodio Il terribile Generale Nero, imperatore del mitologico regno di Mikene, si presenta al mondo intero come nuovo sovrano del pianeta mentre orda di mostri meccanici, guidate dai 7 generali di battaglia, mettono a ferro e a fuoco le terre emerse. Koji, Sayaka e il professor Mori Mori fuggono da Parigi a bordo di un aereo, dove si trovavano per un viaggio d'affari e di piacere prima che la città venisse attaccata dai mostri meccanici. Il mezzo viene attaccato dalla fortezza Volante Mikeros, che però viene affrontata da Million Alpha, il robot pilotato dalle due assistenti del professor Yumi, Lolly e Laure che, in balìa del nemico, devono sacrificare le loro vite per distruggere il nemico e consentire a Koji di fuggire perchè, quale pilota del Mazinkaiser, rappresenta l'ultima speranza dell'umanità. Nel frattempo l'Armata Mazinger, la squadra dei robot difensori della terra, affrontano le orde di mostri nemici: Venus Alpha a Sidney, Vayon Beta in Egitto, Dyon Gamma in Cina ed il Grande Mazinga a New York. L'aereo di Koji, danneggiato dal nemico, effettua un atterraggio di emergenza lungo la rotta verso il Polo e gli eroi trovano rifugio in una base militare dell'Esercito Europeo. Il pilota del Mazinkaiser viene braccato dal Duca Gorgon, fedele e terribile emissario del Generale Nero, e dal Generale Rigarn che attacca l'installazione con un esercito di mostri. I soldati della base, stoicamente, sacrificano le loro vite per permettere la fuga dell'eroe a bordo di un jet supersonico che permette a Koji e Sayaka di tornare in Giappone mentre Mori Mori perisce nella base, per far esplodere dei missili nucleari contro il nemico e salvare i due giovani. Nel frattempo il nemico sembra avere la meglio. I robot dell'Armata Mazinger subiscono una pesante sconfitta: Vayon Beta e Dyon Gamma vengono distrutti, Venus Alpha smembrata e il Grande Mazinga, dopo aver affrontato e sconfitto mostri guerrieri e i Generali Angoras e Scarabeth, cade a terra ormai fuori uso. Giunti in Giappone, Koji e Sayaka trovano il paese deserto ma incontrano Ricky, una giovane camionista che dà loro un passaggio per un distributore al fine di recuperare del carburante per raggiungere il laboratorio del professor Yumi. Presso un'area di servizio deserta, una radio trasmette la notizia che l'Istituto di ricerca del professor Yumi è stato raso al suolo e Sayaka, come impazzita, prende la moto e si dirige verso la base. Ricky e Koji si mettono all'inseguimento della ragazza ma il Duca Gorgon, sopravvissuto alla battaglia al Polo, è tornato per finire il suo compito ed eliminare Koji. Quando ormai sembra finita per l'eroe, ecco giungere il Boss Robot che salva la vita all'eroe e porta buone notizie per tutti: il professore e lo staff del laboratorio sono sani e salvi, perchè la base è stata trasferita in un luogo segreto prima dell'attacco nemico. L'assedio del nemico giunge al culmine: la zona antistante il laboratorio è affollata di mostri ma Koji può entrare in azione con il Kaiser Pilder, custodito nel ventre del Boss Borot. Ma dove si trova il Mazinkaiser? In un attimo ecco la voce del professor Yumi, che finalmente riesce a contattare il pilota dopo un silenzio radio costretto dalle interferenze dei nemici. Grazie ai consigli del professore Koji si getta in cielo, dove lo attende il Mazinkaiser, lasciato precipitare dalla nuova base, collocata in un'installazione nell'orbita terrestre. Koji spazza via l'esercito di nemici e gli ultimi 3 generali rimasti in battaglia e per il Generale Nero è il momento di giocare in prima persona. Sfruttando la fortezza volante Demonica il Generale cerca di schiacciare il Kaiser che però la trancia in due grazie allo Scrander, usato come un affilato boomerang. Non rimane che il duello corpo a corpo all'arma bianca. Dopo un epico duello Koji riesce a sconfiggere il terribile nemico, riportando la pace sulla terra e vendicando i molti amici che si sono sacrificati per la causa. |