Neon Genesis Evangelion Vs Mazinga
L'incontro tra due capostipiti dell'animazione giapponese. E lo scopo finale è sempre lo stesso: salvare il mondo

Darik


Capitolo 7

I mostri meccanici cominciarono la loro opera di distruzione, apparentemente distruggendo diversi palazzi a casaccio. Intanto, nel Geo-Front della Nerv, le Entry Plug con dentro Shinji e Asuka, venivano inserite negli Evangelion. Asuka sembrava molto emozionata, si sfregava le mani impaziente: "Non vedo l'ora di scendere in campo. Sconfiggerò quei mostri in un solo round stavolta. E inoltre… combattere servirà a distrarmi da altri pensieri più personali". Shinji invece sembrava molto pensieroso, con la testa leggermente curvata. "Perché sono salito di nuovo a bordo? Oh, accidenti. Pensavo che non mi sarei più posto questa domanda. Ma ora è diverso, ora quello in cui credevo è stato messo in crisi. Però andare sull'Eva è l'unica cosa che posso ancora fare, se voglio restare ancora qui, con la mia famiglia…. Una famiglia che mi sfrutta soltanto!" Con un leggero moto di rabbia, Shinji sbatté il pugno sinistro su una delle leve di comando. "Shinji" apparve in uno minischermo olografico il volto di Misato "Tutto bene?" Shinji si ricompose prontamente: "Si, certo". Misato lo guardò dubbiosa, poi ordinò di lanciare gli Eva in superficie. In superficie i mostri meccanici si voltarono in direzione dei punti d'uscita degli Evangelion, e proprio allora una selva di missili e proiettili esplosivi fu indirizzata contro i mostri per impedire che ostacolassero l'entrata in scena degli Eva. Infine gli Eva 01 e 02 arrivarono in città sbucando ad una distanza di circa cento metri dai loro avversari. Cerberus e i suoi alleati gemelli osservavano, tramite immagini trasmesse dai sensori visivi dei loro mostri, l'arrivo degli Evangelion. "Un momento" disse Gog "ma sono solo in due". "Che fine ha fatto lo 00?" continuò MaGog. "Non importa. Se sono solo in due, il nostro lavoro sarà più facile. E anche se l'Eva mancante dovesse arrivare in seguito, siamo preparati" replicò seccamente Cerberus, che osservava come gli Evangelion fossero grosso modo identici alla prima volta in cui li avevano affrontati. Solo che stavolta i supporti verticali dei due umanoidi erano molto più lunghi, arrivavano quasi fino alle ginocchia, ed erano più spessi, quanto le braccia. E sulla parte posteriore degli avambracci c'erano due protuberanze sottili che si estendevano dal gomito fino al polso. Infine, dietro la schiena non c'erano più gli Umbilical Cable. All'interno delle Entry Plug si accesero i timer della riserva energetica, solo che stavolta non riportavano cinque minuti di autonomia, ma ben due ore. "D'accordo, date inizio all'attacco!" ordinò Misato mentre dietro di lei si alzava come al solito la torre mobile con sopra Gendo e il suo vice. "Si!" risposero insieme Shinji e Asuka prendendo da due palazzi che si trovavano affianco a loro dei Pallet Gun la cui canna era molto più lunga del solito. Cominciarono a sparare contro i nemici diverse raffiche di colpi, che stavolta sembravano avere un maggiore effetto rispetto alla battaglia precedente: i corpi dei mostri meccanici sembravano infatti sussultare sotto i colpi dei fucili. "I Pallet Gun potenziati funzionano. La loro capacità offensiva è stata aumentata di cinque volte" notò con leggero compiacimento Ritsuko. "Forse il combattimento si concluderà facilmente" provò ad azzardare Misato, ma proprio allora i mostri partirono all'attacco: quello dotato di aculei lanciò tutti quelli frontali verso l'unità 01, Shinji eresse l'At-Field, che parò i colpi ma non riuscì ad annullare la spinta di quelle punte, che distrussero il fucile dell'Eva e spinsero l'umanoide all'indietro, mandandolo a sbattere contro alcuni palazzi. Shinji provò a rialzarsi, ma un altro mostro, quello con l'elica sulla schiena, gli saltò addosso dopo aver fatto un enorme balzo in avanti, lo afferrò con le due zampe anteriori e poi lo lanciò in aria, e facendo contemporaneamente avviare la sua enorme elica scatenò una sorta di tromba d'aria che bloccò lo 01 al suo interno, facendolo girare a mezz'aria come una trottola impazzita. "Aahhh, aiuto!" gridò Shinji, mentre intorno a lui tutto girava all'impazzata. E se non fosse stato per le mini cinture che ancoravano saldamente gambe e cintola del pilota al sedile dell'Entry Plug, il ragazzo avrebbe cominciato a sbattere contro le pareti della capsula. "Resisti Shinji!" gridò Asuka che prese la mira sul mostro che teneva bloccato il ragazzo, ma il mostro con le mitragliatrici su tutti gli arti si mise improvvisamente a sedere per terra, le braccia e anche le gambe si misero in orizzontale puntandosi contro lo 02 e cominciarono a sparare proiettili incendiari, scatenando contro l'Eva una vera tempesta di fuoco. Asuka eresse l'At-Field, ma davanti a tutto quel fuoco, che faceva tremare in modo impressionante l'Entry Plug, portò istintivamente le braccia incrociate davanti alla testa. "Maledizione! In mezzo a tutto questo fuoco non vedo più niente!" sbraitò la ragazza, che quindi non vide gli ultimi due mostri di colore blu alzarsi in volo. Appena furono a circa cinquanta metri d'altezza, le antenne sulla loro testa cominciarono ad emettere scintille, poi da esse scaturirono due raggi che formarono sopra di loro una grossa sfera di energia bianca. La sfera infine venne lanciata contro Asuka, impattò contro l'At-Field generando una grossa esplosione che fece sprofondare per diverse decine di metri l'Eva nel sottosuolo della città. "Oh no! Quei mostri sono troppo forti! Dobbiamo aiutare Shinji e poi ordinare la ritirata" disse Misato, col cuore in gola per la sorte dei piloti. "Non è ancora detto" disse ad un tratto Gendo sempre impassibile "siamo ancora agli inizi".

Improvvisamente la terra cominciò a tremare, ed ecco che dal suolo sotto il mostro con l'elica spuntarono due braccia rosse, le braccia dello 02. "Ora mi avete davvero fatto incazzare!" urlò Asuka, mentre lo 02 usciva dal pavimento stradale aprendo una voragine e sollevando di peso il mostro, e come se fosse un arma ne puntò la schiena contro i due mostri che avevano lanciato la sfera d'energia e stavano ancora sospesi in aria. Come risultato, la tromba d'aria si spostò, lasciando andare lo 01 che cadde fragorosamente al suolo, e prese invece gli altri due mostri, i quali cominciarono a roteare dentro il vortice cozzando molto volte e molto violentemente l'uno contro l'altro. "Fatevi un bel ballo, stronzi!" ridacchiò Asuka, quando nuove raffiche di proiettili incendiari e aculei si riversarono su di lei prendendola di lato. "Urgh, bastardi!" strillò la giovane pilota, che tuttavia si rifiutava di lasciare la presa del mostro a quattro zampe, anche se i colpi degli altri due nemici facevano indietreggiare di diversi metri il suo Eva, tanto che per fermarsi Asuka dovette puntellarsi al suolo con i piedi. Infine l'elica si fermò e i due mostri gemelli precipitarono al suolo abbattendo alcuni edifici. Invece i mostri con gli aculei e le mitragliatrici continuavano a bersagliare con i loro colpi lo 02, nel quartier generale della Nerv Ritsuko rimase impressionata dal fatto che gli aculei di quel mostro sembravano non finire mai. Asuka si difese usando come scudo il mostro che stava tenendo con le mani, il quale cominciò a ritrovarsi la schiena distrutta dai colpi dei suoi due compagni, ma fu Asuka a dargli il colpo di grazia: "E ora proviamo i nuovi cannoni!" L'Eva-02 scagliò contro gli altri due mostri quello con l'elica perché continuasse a farle da scudo, poi Asuka premette un pulsante sulla consolle davanti a lei, ed ecco che i supporti verticali dell'Eva si aprirono interamente, rivelando ciascuno due canne oblunghe e di colore scuro, simile a dei cannoncini, che rapidamente si misero in orizzontale puntati contro la pancia del nemico a quattro zampe. "Fuoco!" gridò Asuka premendo contemporaneamente i grilletti delle cloche. I cannoncini fecero fuoco all'unisono, e i loro colpi centrarono in pieno il mostro dilaniandolo con un immensa esplosione accecante, seguita da una pioggia di minuscoli frammenti metallici. E non era finita li, perché dei quattro colpi sparati dai cannoni dell'Eva, due superarono l'esplosione e colpirono un altro mostro, quello con le mitragliatrici. Anche lui venne distrutto esplodendo molto fragorosamente e l'esplosione mandò a gambe all'aria il mostro con gli aculei che gli stava affianco, scagliandolo a diverse decine di metri di distanza. Asuka si era leggermente coperta gli occhi con una mano per via della luce dell'esplosione, ma quando questa si esaurì, osservò entusiasta il suo lavoro. "Fantastico! Questi cannoni che sparano proiettili MN2 sono la fine del mondo!" "Si, ma cerca di non esagerare adesso. Ricorda che ne bastano pochi per radere al suolo un intera città" le comunicò via radio Ritsuko. "Comunque sei stata molto brava Asuka!" si inserì Misato "Ora però non perdere la concentrazione. Di mostri ce ne sono ancora tre e non pensare di poterli distruggere tutti con gli MN2, o di Neo-Tokyo 3 lascerai solo un mucchio di crateri. Senza contare che durante gli allenamenti avevamo stabilito di usare quell'arma solo dopo aver portato i nemici fuori dall'area cittadina". "Certo, certo". "E non dimenticarti di Shinji". Asuka si voltò verso lo 01, pensando: "Non me lo sono certo dimenticato. Altrimenti per quale motivo pensi che abbia iniziato la mia riscossa distruggendo quella specie di rospo provocatornadi?" L'Eva-01 giaceva come dimenticato riverso al suolo, Shinji al suo interno era ancora vivo, ma completamente frastornato, dopo l'esperienza della tromba d'aria. Il ragazzo era anche lui riverso sul sedile dell'Entry Plug, temeva di muoversi perché la testa gli faceva un male cane e la vista continuava a girargli. "Come abbia fatto a non vomitare tutto quello che ho mangiato nella mia vita è un mistero" pensò. Lentamente e barcollando mise l'Eva in piedi, e osservava il campo di battaglia. Vedendo i due grossi crateri sul terreno e lo 02 di Asuka, che senza esitazioni e impugnando una Sonic Glaive estratta da un palazzo armato si preparava ad affrontare gli altri tre mostri che si stavano rialzando, capì subito cosa era successo. Un leggero sorriso amaro si dipinse sul suo volto: "Asuka ha fatto tutto da sola, ha resistito agli attacchi di quei mostri ed è riuscita a distruggerne due. E' veramente una ragazza straordinaria. Grazie a lei, non hanno alcun bisogno di me. Già prima avevo perso ogni motivo per pilotare l'Eva, ora capisco che non sono affatto necessario, la Nerv ha Asuka, e anche Rei. Sono solo un peso". "Shinji" giunse la voce di Misato "Tutto bene?" "Si, sono ancora vivo". "Te la senti di continuare il combattimento?" Shinji fu tentato di rispondere che non gli importava più niente, comunque ormai era in ballo e doveva ballare. Avrebbe aiutato Asuka a vincere quella battaglia, poi se ne sarebbe andato dalla Nerv. "Posso continuare" rispose abbastanza risoluto il ragazzo, che attivò le nuove lame inserite negli avambracci degli Eva, lame molto lunghe e spesse che spuntavano dal gomito, di colore grigio scuro, e che emettevano un sottile ronzio, tipico delle armi bianche che usavano l'eccitazione molecolare.

Intanto Cerberus assisteva alla battaglia dalla sua base, e la distruzione di due dei suoi mostri non sembrava preoccuparlo. "Gli Evangelion hanno imparato a fare la voce grossa" commentò Gog. "Sono ancora più temibili dunque" proseguì MaGog. "Signore" disse uno dei loro operatori "abbiamo avvistato un oggetto volante che è apparso all'improvviso e si muove in direzione di Neo-Tokyo 3" "Mazinga Z! Finalmente! Ora possiamo far scattare la fase due del piano" esultò Cerberus "Procedete!"

A Neo-Tokyo 3, i mostri meccanici si rimisero in piedi, e cominciarono a muoversi con circospezione, come se cercassero qualcosa, mentre i due Evangelion si paravano di fronte a loro pronti a scattare. All'improvviso uno dei due mostri gemelli con un pugno sfondò, senza alcun apparente motivo, il tetto di un palazzo adibito ad abitazione, e lo ritrasse rapidamente. Sia i piloti di Eva che il personale sul ponte di comando della Nerv osservavano perplessi quel gesto, poi ad Asuka sembrò di vedere qualcosa nella mano del mostro che si era abbattuta sul palazzo. Usò lo zoom visivo e vide che quella mano sembrava aver afferrato qualcosa, anzi qualcuno: una persona con lunghi capelli castani. "Sembra che il mostro meccanico abbia catturato una persona!" avvertì Asuka. "E' vero, o almeno anche i nostri sensori rivelano la presenza di una possibile presenza umana" disse Shigeru Aoba "provo ad analizzare più attentamente il tutto". Ma prima che potesse farlo, il mostro con gli aculei li sparò nuovamente contro tutti e due gli Eva, che attivarono le proprio barriere per proteggersi e ci riuscirono. Però era solo un diversivo, i nemici rapidamente si alzarono in volo allontanandosi dalla città di gran fretta, come se avessero preso ciò che cercavano e quindi potevano rientrare. "Stanno scappando" disse Shinji "signorina Misato, che facciamo adesso?" Misato era dubbiosa, non le piaceva che quei mostri fossero liberi di scorazzare per il Giappone, poteva ordinare ai ragazzi di lanciarsi all'inseguimento, ma cosi facendo avrebbero corso un grosso rischio nell'allontanarsi dalla città. Ancora più dubbioso era Gendo, lui sapeva qual'era il vero obbiettivo dei mostri meccanici, ovvero la misteriosa persona creata dal professor Ogisa, e sembrava che quei mostri l'avessero catturata. E anche Gendo stava cominciando a nutrire un certo interesse verso quella misteriosa arma, un interesse unito al timore che potesse essere usata in qualche misterioso piano che avrebbe sconvolto i suoi progetti. Ma i dubbi c'erano comunque: come avevano fatto i mostri a sapere che il loro bersaglio era proprio li? Quando avrebbero avuto il tempo per localizzarlo se erano impegnati in una dura battaglia? Comunque alla fine il comandante decise di non correre troppi rischi in ambo i sensi: "Ordinate agli Eva 01 e 02 di inseguire quei mostri meccanici per controllare cosa abbiano preso. I piloti dovranno rientrare subito solo nel caso i nemici si allontanino troppo da Neo-Tokyo 3. E mandate immediatamente una squadra a prelevare Rei per portarla qui. L'Eva 00 difenderà la città nel caso di eventuali nuovi attacchi a sorpresa". "Signorsì" rispose impassibile Misato che diede le disposizioni. I due Evangelion cominciarono a inseguire di corsa i mostri meccanici, mentre dall'uscita d'emergenza più vicina all'appartamento di Rei uscì una jeep nera.

Gli Eva 01 e 02 continuavano la loro corsa attraversando le montagne e i boschi, senza mai perdere di vista i tre mostri meccanici che volavano a circa duecento metri d'altezza. "Non ne posso più di andare dietro a quegli stupidi mostri. Sembriamo api che inseguono il miele. Potrei abbatterli con gli MN2" disse Asuka alquanto seccata. "Non credo sia una buona idea. Mio padre ha detto che dobbiamo controllare cosa hanno catturato quei mostri e dubito che potremmo farlo se tu li riduci a particelle subatomiche" le rispose Shinji provando a scherzare. Asuka mugugnò, mentre si allontanavano sempre più da Neo-Tokyo 3.

Al quartier generale della Nerv, Misato era sempre più nervosa: "Non mi piace per niente. Si trovano in territorio scoperto. Ormai i ragazzi sono fuori dal campo visivo delle nostre postazioni, possiamo vedere quello che fanno solo grazie ai sistemi di registrazione dati degli Eva. Dovremmo ordinare loro di rientrare".

"Bene" diceva soddisfatto Cerberus "Gli Eva sono arrivati al punto prestabilito. I mostri meccanici sono sacrificabili, fateli atterrare. Mazinga Z si dirigerà sicuramente verso la loro posizione. Quando li raggiungerà?" "Tra circa un minuto, mio signore" rispose un operatore. "Fate entrare in azione l'esca!"

Intanto Asuka e Shinji videro i tre mostri meccanici atterrare in un ampia radura situata proprio davanti a loro. "Si sono fermati finalmente. Facciamoli a pezzi" gridò Asuka. "Però qui c'è qualcosa che non va. Sembra quasi che ci abbiano allontanati apposta da Neo-Tokyo 3. Che sia una trappola?" pensava Shinji. Intanto lui e Asuka si disponevano intorno ai mostri meccanici pronti al combattimento. All'improvviso un grido dall'alto: "ROCKET PUNCH!" Due pugni, arrivando da un gruppo di nuvole, piombarono sulle teste dei mostri gemelli distruggendole e facendo stramazzare al suolo i corpi decapitati. Poi i pugni ritornarono nelle nuvole, si udì un rumore di razzi ed ecco che dal cielo piombò Mazinga Z, con il Jet Scrander attaccato alla schiena. "Mmf, sono arrivato in tempo. Un altro po' e questi idioti di Evangelion mi rubavano tutto il divertimento" disse Ken alquanto eccitato mentre atterrava pesantemente sul suolo.

"E' tornato Mazinga Z!" esclamò Misato vedendo nello schermo principale il robot nero e bianco che atterrava. "Che gli Eva si tengano pronti a combatterlo. Se sarà necessario, potranno anche distruggerlo. Non voglio interferenze esterne" ordinò Gendo. In quel momento, Shigeru Aoba notò qualcosa di strano sui suoi strumenti, una specie di interferenza. "Che cosa sarà?" mormorò dubbioso.

Contemporaneamente, l'ultimo mostro rimasto, quello con gli aculei, lanciò una nuova raffica dei suoi colpi contro gli Eva e contro Mazinga. Gli Eva però pararono le punte usando nuovamente gli At-Field, mentre Ken scansò l'attacco e usando il Breast Fire alla massima potenza colpì e sciolse il nemico. "Questa è vera potenza!" esclamò soddisfatto Ken. "Ma chi si crede di essere quello?!" sbraitò Asuka "Shinji, dimmi su quale frequenza hai parlato con quello li l'altra volta!" Shinji dubbioso le diede la frequenza giusta, e si pentì immediatamente di averlo fatto. "Ehi tu, lo sai che non è bello intrufolarsi nelle battaglie altrui?". Ken, inizialmente stupito di sentire una voce estranea via radio, rispose prontamente: "E cosi il pilota dello 02 è una ragazza? Tsk, la guerra è una cosa da uomini, le donne al massimo possono essere mere spalle". "Razza di lurido dinosauro misogino! Hai una voce giovane, ma in realtà devi avere almeno 70 anni, visto che fai ragionamenti da nonno!" "Sono più esperto e abile di te, stupida ragazzina viziata!" "Ha parlato mister modestia"! Shinji ascoltava allibito Asuka e lo sconosciuto pilota del Mazinga Z che litigavano tra loro, e temeva che arrivassero a picchiarsi. Poi si ricordò dei loro ordini e si avvicinò ai resti di uno dei due robot gemelli, ovvero a quello che teneva in mano la persona catturata in città. Controllò la mano e rimase stupefatto: nella mano il mostro non teneva una persona, ma solo un pupazzo che riproduceva fattezze umane. Il ragazzo sbarrò gli occhi e capì tutto in un attimo: "E' una trappola!" gridò sia ad Asuka che al pilota del Mazinga. "Cosa?!" esclamarono insieme Ken e Asuka voltandosi verso Shinji. D'un tratto la terra cominciò a tremare e qualcosa eruppe violentemente dal suolo.

Sul ponte di comando Shigeru Aoba vide sgomento la strana interferenza notata prima aumentare le sue dimensioni e bloccare ogni comunicazione con gli Eva, anche il contatto con i sensori visivi si interruppe. "Cosa sta succedendo?!" gridò Misato. "E' una trappola!" commentò Gendo "Ordinate agli Eva di rientrare immediatamente!" "Impossibile! Abbiamo perso tutti i contatti con gli Eva!" disse allarmato Makoto. "Rei deve raggiungere al più presto Shinji e Asuka per aiutarli" si inserì Ritsuko "Dove si trova adesso?" Shigeru: "La squadra mandata a recuperarla dovrebbe arrivare da lei proprio adesso".

La jeep della Nerv si fermò proprio davanti al palazzo condominiale dove abitava Rei, e i soldati si accorsero che il palazzo aveva il tetto distrutto e profondi squarci ne percorrevano le pareti dall'alto in basso. "Merda! Ma cosa è successo?" si domandò il soldato che guidava il mezzo. "Guarda li" gli rispose un altro soldato indicando un oggetto piuttosto grande e dalla forma quasi rettangolare che spuntava da un muro al pianterreno "Un enorme pezzo di metallo scuro è penetrato dal tetto e poi ha sfondato i vari piani. Dev'essere un frammento di uno dei mostri meccanici. Speriamo che al First Children non sia successo niente". La squadra composta da quattro uomini scese dalla jeep e corse verso l'appartamento di Rei, la porta era aperta, entrarono in quel luogo pieno di crepe e calcinacci sul pavimento, e guardarono dappertutto senza trovare niente. "Qui non c'è anima viva!" "E allora il First Children dov'è?"

Rei e Nadia stavano appostate vicino ad un albero, ai margini di uno dei boschi che si trovavano intorno a Neo-Tokyo 3. Si erano prese un grosso spavento, soprattutto Nadia, mentre assistevano alla battaglia tra mostri meccanici ed Evangelion, avevano sentito quella specie di sibilo che proveniva dall'alto e si faceva sempre più vicino, e poi un tonfo sordo che aveva fatto tremare l'intero edificio, un tremore tanto forte che il palazzo sembrava sul punto di crollare. Nadia, dopo aver bloccato con i suoi poteri e con grande sforzo alcune macerie che rischiavano di colpirle, aveva preso per mano Rei e l'aveva quasi trascinata di corsa fuori dall'appartamento, per rifugiarsi tra gli alberi. Da li avevano visto i mostri allontanarsi volando, inseguiti dagli Eva. "Penso che ora potremmo tornare" disse Rei, che nonostante tutto manteneva sempre una certa calma. "Si, ora penso di si" rispose Nadia, quando improvvisamente si voltò verso i boschi che le due ragazze avevano alle spalle, come se sentisse qualcosa. Rei la guardava incuriosita: "Cosa c'è?" "Non può essere…. Lui… è qui?" mormorò Nadia. "Lui chi?" "Aspettami qui!" disse Nadia cominciando a correre verso gli alberi. Rei continuò a fissarla incuriosita e perplessa per alcuni secondi, poi le andò dietro.

I due Evangelion e Mazinga Z si ritrovarono di fronte quattro mostri meccanici che erano spuntati dal suolo: erano tutti di colore rosso sangue, molto alti e dall'aspetto massiccio, ricoperti con una corazza talmente lucida e liscia che se non fosse stato per le giunture sarebbe sembrata un unico pezzo. Le braccia e le gambe erano molto larghe, cosi com'era larga la base del collo, mentre la testa era schiacciata. Sul viso solo un apertura nera a forma di triangolo rovesciato. Infine, al posto della mani, c'erano delle enormi spade che sembravano retrattili. "Altri mostri?!" esclamò Shinji, preoccupato dalle dimensioni e dall'aspetto dei nuovi arrivati, perché erano molto più minacciosi dei mostri precedenti. "Figurati, per me sarà una sciocchezza batterli!" gridò Ken che si lanciò contro di loro gridando: "KOUSHIRYOKU BEAM!" I raggi ottici di Mazinga raggiunsero il petto di uno dei quattro mostri, ma si infransero inoffensivi contro la corazza, e il mostro alzò un braccio colpendo in pieno viso Mazinga Z e facendolo volare all'indietro per un centinaio di metri. Ken atterrò su un rialzo roccioso frantumandolo e sollevando un enorme nuvola di polvere. I nemici avevano dei riflessi notevoli nonostante la loro mole. "Ben gli sta a quell'idiota!" esclamò Asuka "Forza Shinji, dimostriamogli cosa sappiamo fare!" Lo 02 si lanciò contro i quattro mostri, estraendo le nuove lame dagli avambracci, e provò un affondo nella testa di quello più vicino. Ma la lama scalfì appena la corazza, riuscendo a penetrare in essa ma di poco. "Ma come?!" mormorò Asuka, prima che gli altri tre mostri la colpissero insieme con dei raggi ottici di colore rosso sbalzandola in aria come se niente fosse. Lo 02 cadde per terra proprio davanti allo 01. "Asuka!" gridò Shinji, che davanti a quella vista si riprese da una sorta di apatia e si lanciò anche lui contro i mostri meccanici. Il tentativo del ragazzo però non ebbe più fortuna di quelli di Asuka e Ken, infatti i quattro mostri puntarono le loro braccia contro lo 01, le braccia poi si aprirono rivelando la presenza di sei piccoli cannoni situati intorno alla spada che avevano al posto delle mani. I cannoni vennero puntati in contemporanea verso l'Eva e sempre simultaneamente fecero fuoco. Shinji fu investito da decine di raggi del colore del fuoco, e il suo Eva fu scagliato indietro a grande distanza, cadendo sopra un bosco e schiacciando un gran numero di alberi. I mostri cominciarono a muoversi contro gli Eva, mentre Ken, semi svenuto a bordo di Mazinga, veniva avvicinato da una grossa figura uscita lentamente dalla vegetazione. "Ehi! Ehi Ken! Svegliati!" diceva una voce tozza mentre una mano altrettanto tozza bussava sul vetro della cabina di guida di Mazinga. Ken lentamente si riprese: "… chi…. Boss!? Sei tu Boss?" "Certo ragazzo. L'unico e il solo. Attendevo nascosto nel bosco il momento buono per agire" rispose il pilota del buffo Boss Robot che cominciò a sghignazzare. "Sembra che quei mostri siano finalmente una sfida degna di Mazinga Z" disse Ken alzandosi e preparandosi a lanciare i Rocket Punch contro i nemici. "Be, non lo so… quei mostri mi sembrano un po' troppo forti.. forse dovremmo aspettare Tetsuya…" "Non essere vigliacco. Nessun mostro potrà mai essere più forte di Mazinga Z . E poi non sono un bambino, e voglio dimostrare al sempai Tetsuya che so cavarmela da solo. ROCKET PUNCH!" I pugni partirono e colpirono la schiena di uno dei mostri, che erano voltati verso gli Eva, ma non sortirono nessun effetto, rimbalzarono contro la corazza e caddero nel bosco li vicino. Però Ken ottenne l'effetto di attirare l'attenzione dei mostri, due di loro si voltarono verso Mazinga e a grandi passi cominciarono a muoversi verso di lui. "Oh cazzo!" esclamò Ken, mentre Boss Robot cominciò a urlare mettendo le braccia in alto: "Oh no! Vengono da questa parte! Aiuto! Aiuto!" "Proverò ad attaccarli dall'alto!" gridò Ken che si alzò in volo col Jet Scrander. Ma uno dei mostri lanciò in avanti la lama retrattile del braccio destro, la lama divenne incredibilmente lunga e trafisse da parte a parte Mazinga nella zona della cintola, per poi sbatterlo giù al suolo. "Merda!" gridò Ken mentre l'altro mostro cominciava a bersagliare Mazinga con i suoi raggi ottici: le raffiche energetiche percorrevano tutta la superficie del robot arrivando direttamente al pilota che gridava per il dolore. "No! Ken resisti, ora li sistemo io!" gridò Boss, che strappò un grosso albero e brandendolo come una mazza si lanciò contro i mostri meccanici. Ma uno dei mostri polverizzò l'albero con una raffica ottica, afferrò Boss per il collo sollevandolo da terra, e lo lanciò via come una bambola di pezza. "Ancoraaaaaa!!!?????" gridò Boss mentre lui e il suo robot cominciavano a sbattere a destra e a sinistra contro alcune pareti montuose come la pallina di un flipper impazzito. Infine Boss Robot concluse il suo volo finendo con metà del corpo conficcata nel suolo di una foresta. "Gli anni passano ma la storia non cambia! Uffa, sono davvero stufo!" sbuffò Boss che invano agitava le gambe all'aria del suo robot per cercare di liberarsi. Asuka dolorante si rimise in piedi e fissò con rabbia i suoi nemici, che stavano ancora infierendo su Mazinga Z. "Dannati mostri. Ora vi faccio vedere io. Shinji, mi senti?" "Si" rispose Shinji mentre si rialzava lentamente. "Ascoltami: adesso i due che sono davanti a noi li attaccheremo insieme, e per farlo cominceremo ad avvicinarci muovendoci di corsa e a zig zag, cosi non avranno il tempo di prendere la mira. Poi useremo le nuove lame negli avambracci per colpirli agli occhi, e dopo che li avremo accecati, li finiremo con gli MN2!" "D'accordo". I due Evangelion si prepararono a muoversi, e il via fu dato dagli stessi mostri meccanici, quando provarono a colpirli con nuove raffiche ottiche. Intanto anche Ken, ancora sotto il tiro dei raggi ottici, cominciò a reagire. "Basta! Mazinga Z non finirà mai cosi!" Facendo leva sulla cloche di comando, e cercando di ignorare il dolore, faticosamente riuscì a rialzarsi. "BREAST FIRE!" gridò, mirando tuttavia non ai mostri, ma al terreno sotto di loro. Il raggio del Mazinga distrusse il terreno e fece perdere l'equilibrio ai nemici quel tanto che bastava per costringerli a cessare l'attacco. Velocemente Ken si alzò in volo, pronto a tentare un attacco aereo. Anche gli Evangelion avevano cominciato il contrattacco: muovendosi a grande velocità in entrambi i lati, evitando con agili salti i colpi dei mostri meccanici, si avvicinavano sempre più agli obiettivi che continuavano a stare affiancati. Infine si piazzarono inginocchiati proprio dietro di loro, estrassero le lame dagli avambracci e gli saltarono addosso prima che potessero voltarsi. "Ora!" gridò Asuka, e sia lei che Shinji si piazzarono sopra le spalle dei nemici e cercarono di affondare le lame negli occhi degli avversari. Ma proprio in quel momento, sulle spalle dei due robot nemici si aprirono delle piccole fessure, Asuka e Shinji fecero appena in tempo a scorgerle quando da esse uscì una specie di lampo. Un secondo e nell'aria schizzarono delle grosse gocce di un liquido di colore bluastro. Shinji allibito guardò il suo Eva: dalla fessura apertasi sulla spalla del mostro su cui lui si trovava, era uscita una lunga e sottile lama dai bordi seghettati, una lama che sfiorava il fianco destro del suo Eva, bloccato nell'atto di colpire con le lame degli avambracci. Ma la cosa che più lo stupiva e spaventava era che la lama del nemico aveva penetrato in un secondo il suo AT-Field, come se non ci fosse! "Ma è impossibile, mi avevano detto che l'AT-Field può essere penetrato solo dagli Angeli o da un altro Eva!" commentò il ragazzo. Poi Shinji spostò lo sguardo sullo 02: anche lui era rimasto fermo nell'atto di affondare le sue armi negli occhi del nemico, ma con una differenza sostanziale. La lama uscita dalla spalla del secondo mostro aveva trapassato da parte a parte il ventre dell'Eva, e il sangue dell'umanoide era schizzato in aria macchiando la parte interna dell'AT-Field. E siccome il Field era invisibile, si aveva l'impressione che le macchie di sangue bluastro fossero sospese a mezz'aria. La lama poi cominciò a muoversi a mo di sega, e altro sangue bluastro schizzò fuori dall'Eva, la cui ferita iniziava a ingrandirsi sempre di più e sembrava sul punto di tagliarlo in due. "Asukaaaaaaaa!!!!!" gridò Shinji, mentre il mostro meccanico afferrava con altre due lame lo 02 intorno alla cintola e lo buttava a terra. Intanto Mazinga Z volando stava bersagliando i mostri sotto di lui con varie raffiche di Koushiryoku Beam e Missile Punch, senza ottenere però il minimo effetto. I nemici, come i loro due compagni, aprirono le braccia e cominciarono a lanciare raffiche di colpi laser contro Ken, che faticava ad evitarle tutte. Era come essere intrappolati in una sorta di ragnatela. "Dannazione! Non mi danno tregua! Temo che continuando di questo passo…" Alcuni colpi centrarono in pieno le ali del Jet Scrander distruggendole, Ken perdette il controllo e cominciò a precipitare. Ma i mostri meccanici lo ricolpirono simultaneamente con i raggi ottici uniti a quelli sparati dalle braccia, e fermarono Mazinga Z a mezz'aria in una sorta di morsa energetica, mentre Ken urlava in preda al dolore. L'energia delle raffiche nemiche lo raggiungeva direttamente, si sentiva il corpo paralizzato, e anche alcuni dei comandi davanti a lui esplosero.

"Maledizione! Il nemico ha chiaramente potenziato le sue armi. Temo che Ken e i piloti degli Evangelion non ce la faranno" disse l'uomo che stava seduto al centro della sala comando della base di Mazinga Z. "Immagino che sia il mio turno allora" esordì Tetsuya Tsurugi giungendo affianco dell'uomo seduto. Tetsuya indossava una tuta rossa, scura in alcuni punti come le braccia, e teneva sotto braccio un casco bianco con protezione per il mento. "La ristrutturazione del tuo robot non è stata ancora completata al 100% però". "Non importa. Penso che ce la farò lo stesso" disse Tetsuya che di corsa si avviò verso l'uscita dalla sala. "Fai attenzione" si raccomandò l'uomo seduto. Tetsuya si fermò e si voltò con un leggero sorriso di sfida: "Non preoccuparti Kabuto. Non stai parlando con un novellino".

"Stupendo! Stupendo! Le lame funzionano alla perfezione. Sono in grado di penetrare gli AT-Field degli Eva!" esultò Cerberus. "Le nostre nuove lame concentrano fasci di energia positronica sulla loro superficie…" "E poi i meccanismi di movimento danno loro una velocità molto prossima a quella della luce" spiegarono Gog e MaGog pieni di orgoglio per la loro creazione. "Ora ridurranno gli Evangelion e Mazinga Z in pezzi. Ma l'obiettivo principale a che punto è?" "Dovrebbe entrare in contatto con l'esca proprio ora".

Nadia si inoltrava sempre più nel bosco, seguita a breve distanza da Rei, che non trovava troppo difficile stare dietro alla sua amica. Ad un certo punto Rei dovette rallentare perché ostacolata da un tratto di boscaglia molto fitto, e quindi perdette di vista Nadia. La ragazza dai capelli azzurrini si fermò per cercare con lo sguardo un punto dove la boscaglia era meno fitta, e continuare cosi il suo inseguimento. Quando dopo circa un minuto trovò tale punto, ricominciò la sua corsa andando nella stessa direzione in cui aveva visto andare Nadia. E dopo alcuni minuti di corsa, Rei finalmente ritrovò Nadia, in una radura dove gli alberi si diradavano. Rei si avvicinò lentamente a Nadia, che le dava le spalle e sembrava anche chinata su qualcosa. Quel qualcosa era una persona, e quando Rei si avvicinò ulteriormente capì che si trattava di un ragazzo, steso per terra a pancia sotto. Nadia era china su di lui e cercava di rianimarlo. "Akito! Akito, ti prego rispondimi!" diceva Nadia scuotendo leggermente le spalle del ragazzo. "Nadia…" la chiamò perplessa Rei restando dietro la sua amica. "Rei" rispose Nadia voltandosi verso la ragazza "Ti prego, aiutami. Lui è Akito, quel mio amico di cui ti parlai prima". Sentendo questo, Rei si chinò anch'essa su Akito e con delicatezza le due ragazze lo girarono per metterlo con la schiena per terra. Akito sembrava svenuto, e alcune strane cicatrici lineari solcavano il suo volto. "Akito, mi senti? Sono io, Nadia". Akito finalmente sembrò rispondere, emise un leggero lamento e aprì con grande sforzo gli occhi. "N…. Nadia….?" "Si, sono io" disse Nadia visibilmente felice per aver ritrovato il suo amico. "Questa situazione non mi piace" disse Rei "Faremmo meglio a tornare in città". Akito si voltò leggermente verso Ayanami: "E tu…. Chi… sei?" "Non preoccuparti, è un amica" lo tranquillizzò Nadia che tentava di aiutare Akito a mettersi in piedi. "Come facevi a sapere che era qui?" le domandò Rei che guardava Akito in modo strano. "D'un tratto ho percepito la sua presenza mentalmente. Scusami se sono scattata in quel modo, ma non ho saputo resistere, dovevo controllare personalmente se era veramente lui". Quando Akito fu in piedi, mise un braccio intorno alle spalle di Nadia, e l'altro braccio sulle spalle di Rei. Poi cominciarono lentamente ad avviarsi verso l'uscita dal bosco.

"Mio signore" informò uno degli operatori di Cerberus "Il bersaglio è appena entrato in contatto con l'esca". "Molto bene" esultò Cerberus "procedete alla cattura!"

"Akito, come ti senti? Cosa ti hanno fatto quei maledetti?" "Io… io non lo so… so solo che mi torturavano, legato ad una sedia… mi facevano domande.. su di te, su tuo padre… su tutto. Ma i miei ricordi sono cosi confusi che non rammento neppure se ho risposto alle loro domande oppure no. Poi vedo solo buio.." "Ma adesso sei salvo, non preoccuparti, ti porterò da qualcuno che saprà aiutarti, vedrai". Rei ascoltava in silenzio, e continuava a guardare sospettosa Akito. C'era decisamente qualcosa che non andava, anche se non riusciva a capire che cosa fosse. Nadia era decisamente felice di rivedere il suo amico, forse anche troppo felice, sembrava non preoccuparsi più di niente. Neanche di come facesse Akito a trovarsi li. Lo avevano liberato? Ma perché? Anche se non possedeva informazioni utili potevano usarlo ancora come ostaggio, merce di scambio. E invece…. Rei fu tentata di avvertire Nadia dei suoi sospetti, ma glielo impedì Akito, perchè venne colto da una serie impressionante di spasmi, e stramazzò al suolo contorcendosi come se fosse preda di un violentissimo attacco epilettico. "Akito!? Akito!" gridò disperata Nadia. Lei e Rei volevano aiutarlo, ma quegli spasmi erano cosi violenti che non riuscivano a tenerlo minimamente fermo. Inoltre il suo corpo sembrava si stesse deformando, ma era difficile dirlo, si muoveva troppo. "Nadia… dobbiamo andarcene!" le disse con voce decisa Rei. "Ma… io…" "N-NADIA!!!!!" gridò all'improvviso Akito con la bocca piena di una specie di bava verde e ancora preda degli spasmi "SCAPPAAAAAAAARRRRRRGGGGGHHHHHHHHHHHH!!!!!!" L'ultima parola si tramutò in un inumano urlo, mentre il corpo di Akito cominciò a crescere a dismisura, i vestiti si lacerarono e la pelle cominciò a cadere, rivelando i sottostanti tessuti muscolari la cui superficie ribolliva come l'acqua calda. Nadia e Rei indietreggiarono, spaventate e inorridite, mentre un ombra sempre più grande le ricoprì. Akito si era trasformato in un mostro alto almeno una trentina di metri, dalla forma umanoide e molto curvata. I muscoli erano visibili, ma continuavano a mostrare strane e grosse bolle sulla superficie. La testa era un teschio umano ricoperto da un sottile strato di muscoli e nervature, con occhi rosso sangue. La creatura ruggì, e decine di piccoli tentacoli le uscirono dalla bocca guizzando contro Nadia e Rei che fuggirono tra gli alberi.

"Signore, la trasformazione è riuscita" informò uno degli operatori di Cerberus. "Bene!" rispose Cerberus, soddisfatto di sapere che tutte le sue migliorie alla tecnologia micenea funzionavano alla perfezione. I micenei univano gli esseri umani alle macchine, lui invece aveva preferito lavorare direttamente sugli uomini, modificandoli tramite l'ingegneria genetica. "Ora, mostro Realian, cattura Nadia Ogisa e portamela qui!"

"Maggiore Katsuragi!" gridò preoccupato Shigeru Aoba "I nostri sensori hanno rivelato la presenza di un nuovo mostro apparso all'improvviso in uno dei boschi confinanti con Neo-Tokyo 3!" "Cosa!? Non ci voleva, proprio ora che stavamo organizzando delle squadre per andare in aiuto dei ragazzi. Qui di Eva è rimasto solo lo 00, ma Rei sembra sparita nel nulla. Cosa possiamo fare?" Misato per la prima volta si sentì con le mani legate. Del resto la preoccupazione per i piloti di Eva era tale che il sangue freddo del maggiore sembrava venir meno. Ritsuko invece era ancora impegnata, con l'ausilio di Maya e dei Magi, nel vano tentativo di ripristinare i contatti con gli Eva. "Niente da fare. Sembra che i ragazzi siano isolati da una specie di campo magnetico, ma non ho mai visto prima nulla del genere" borbottava la scienziata. Gendo continuava a restare impassibile: "E' qui. Quella battaglia era solo un diversivo per allontanare gli Eva e Mazinga Z. Ma la misteriosa persona che i mostri meccanici cercano è ancora qui. E senza gli Eva, temo che non potremo fare nulla contro quel mostro che è apparso ora".

Shinji, in preda alla rabbia, si lanciò contro i mostri meccanici che avevano colpito lo 02, Asuka non rispondeva alle chiamate del ragazzo, e in lui, oltre alla rabbia, crescevano anche i sensi di colpa. "Se fossi stato più deciso, se avessi pensato a combattere invece di piangermi addosso. E ora Asuka potrebbe essere…. No, non lo è! Non può esserlo. Ma questi bastardi la pagheranno cara!" Shinji attivò i cannoni MN2 e sparò diversi colpi contro i nemici, che furono letteralmente ricoperti dalle enormi esplosioni dei proiettili lanciati dallo 01. In realtà i danni furono minimi, i mostri si ritrovarono con le corazze appena annerite e indietreggiarono di qualche passo, ma le esplosioni distolsero l'attenzione degli altri due mostri dal Mazinga Z, che tenevano ancora bloccato a mezz'aria, e lo lasciarono finalmente cadere a terra. Mazinga Z rimase fermo al suolo, col corpo fumante, mentre i quattro mostri meccanici cominciarono ad avanzare a passo di marcia verso lo 01. Shinji iniziò istintivamente a indietreggiare davanti a quei colossi che si muovevano contro di lui, si rese conto che farsi prendere dalla rabbia non era consigliabile, ma anche cosi non sapeva che cosa fare. Tentò di usare nuovamente gli MN2, ma un mostro fece scattare in avanti le lame retrattili nelle braccia e distrusse i cannoni montati nei supporti degli Eva. "Oh no!" disse Shinji, mentre i nemici riaprirono il fuoco contro di lui sbattendolo a terra e quando gli furono addosso cominciarono a colpirlo a ripetizione con le lame retrattili, bagnando l'aria con impressionanti schizzi di sangue rosso. Era incredibile la facilità con cui quelle lame penetravano l'AT-Field, Shinji si sentiva le braccia, le gambe, il torace trafitti in continuazione da spade invisibili. Ogni fitta era brevissima, ma devastante come dolore. "Aaaahhhh! Io… aiutatemi… Asuka… signorina Misato… Ayanami… papà…. MAMMAAAAAAA!!!!" Ken debolmente si sforzò di aprire gli occhi, non si sentiva più il corpo, forse tutte quelle scariche energetiche avevano paralizzato il suo sistema nervoso. Riusciva comunque a vedere i mostri meccanici, di spalle, mentre infierivano sullo 01, quando gli sembrò di udire una sorta di grido, simile a quello di una bestia.

Il mostro Realian ruggì spaventosamente, e scattò in avanti per afferrare Nadia e Rei, che correvano in mezzo agli alberi. Le due ragazze cercavano di nascondersi sotto la fitta vegetazione, ma il mostro le stanava rapidamente, sradicando gli alberi con le braccia. Ma alcuni alberi erano molto grossi, e il doverli spostare permetteva a Rei e Nadia di guadagnare alcuni preziosi secondi. Videro davanti a loro una ripida discesa, Nadia prese sottobraccio Rei e vi si gettò con un balzo abbastanza ampio. Sul fondo della discesa vi era una folta e molto estesa macchia di cespugli, e le due fuggitive si ficcarono li sotto. Il mostro si fermò più in alto, e cominciò a cercarle con lo sguardo. Quando si accorse di non riuscire più a vederle, lanciò alcuni ruggiti rabbiosi, ma poi il suo sguardo si concentrò sulla macchia di vegetazione sottostante, e fece uscire i tentacoli dalla bocca, che cominciarono ad allungarsi lungo il terreno in direzione dei cespugli. "Non… non puoi cercare di fermarlo con i tuoi poteri?" domandò Rei col fiatone mentre spiava tra i rami le azioni del mostro. Quei tentacoli si avvicinavano sempre di più e non ci avrebbero messo molto a trovarle. "Temo di no. Non mi sono ancora ripresa completamente, ed è troppo grande. E poi, li dentro è intrappolato Akito. Devo tentare qualcosa per aiutarlo" rispose Nadia, inorridita per quello che avevano fatto al suo amico. "Non ci resta molto tempo. Cosa facciamo?" Nadia rimase pensierosa per qualche attimo, poi disse: "Quel mostro non vuole tutte e due, vuole solo me. E per quanto mi riguarda c'è solo una cosa che posso fare". "Cosa?" domandò perplessa Rei, ma Nadia le mise una mano sulla fronte e quasi all'istante Rei svenne, senza un minimo rumore. "Nonostante la tua freddezza, sei molto testarda. Non vorresti mai lasciarmi, ma io non voglio perdere anche te" disse Nadia poggiando delicatamente al suolo Rei. I tentacoli ormai erano a pochi metri da loro, Nadia si scurì in volto e con un fulmineo balzo uscì dai cespugli e corse via. I tentacoli, quasi ad un passo da Rei, si voltarono in direzione di Nadia e cominciarono a inseguirla come anche il mostro Realian, che ringhiava minaccioso. Nadia sentì la testa che cominciava a girarle, era ancora troppo debole e far addormentare Rei si era rivelato uno sforzo eccessivo, ma almeno aveva distolto l'attenzione del mostro dalla sua amica.

L'Eva 01 ruggì nuovamente, dopo aver spaccato la sua stessa corazza facciale, e sembrava non curarsi dei mostri meccanici che tenevano le loro lame piantate nel suo corpo e imbrattate di sangue rosso. Anzi, l'Eva afferrò con le mani due lame infilate nelle gambe, i muscoli delle braccia si ingrossarono in modo impressionante e in un attimo le lame si infransero in mille pezzi. Allora i mostri meccanici ritrassero le altre lame e cominciarono a fare fuoco con i loro raggi ottici, ma lo 01 si mosse con una velocità tale che sembrò quasi sparire nel nulla, le raffiche nemiche colpirono il nulla, mentre l'Eva atterrava sulle spalle di uno degli avversari. Le ferite dell'Eva si rigenerarono tutte in pochissimi secondi. Il mostro su cui era atterrato l'Evangelion fece uscire la lama seghettata dalla schiena, ma lo 01 la afferrò rapidissimo con una mano, la lama cominciò a muoversi e sangue sgorgò dalla mano dell'Eva, che tuttavia spezzò come niente anche quella spada. Poi con un pugno l'Eva in berserk squarciò la corazza protettiva della testa del mostro meccanico, afferrò i vari meccanismi interni e li strappò via con un colpo secco. Il mostro barcollò, ma non cadde a terra, mentre gli altri tre aprirono il fuoco contro l'Eva che venne colpito in pieno e fu sbalzato via dalla schiena del loro compagno. Però l'Eva controllò la caduta, atterrò perfettamente a quattro zampe e si fermò a fissare ringhiando i suoi nemici. Ken osservava sbalordito quel combattimento, il suo corpo era ancora intorpidito, non avrebbe potuto aiutare l'Eva, ma sembrava che non ce ne fosse bisogno. "Questo dev'essere il cosiddetto Berserk. Accidenti, si comporta come una bestia quell'Eva". Mentre pensava ciò, a Ken sembrò di intravedere un ombra situata al di là delle nuvole, un ombra piuttosto grande e anche veloce, che procedeva in linea retta e sembrò rallentare quando fu esattamente sopra l'Eva impazzito. Inizialmente il ragazzo pensò che poteva trattarsi di un altro nemico, ma quella misteriosa figura volante dopo qualche secondo riprese il suo volo andando ancora più veloce e sparendo alla vista. Lo 01 ruggendo si lanciò nuovamente contro i mostri meccanici, che reagirono con una nuova arma: sui loro corpi si aprirono numerosi comparti come se fossero degli sportelli, e da questi comparti delle fruste ronzanti di colore rosso guizzarono fuori in direzione dell'Eva. Le fruste erano moltissime, parecchio lunghe e sembravano quasi dotate di vita propria. Lo 01 ne schivò una parte, ma erano troppe anche per lui, e cosi lo afferrarono, avvolgendolo e lasciando scoperta solo la testa. Non appena lo presero, cominciarono ad emettere scariche elettriche e a tirare le braccia e le gambe per strapparle. Lo 01 si dimenava ruggendo come un leone in gabbia.

Intanto Nadia non riusciva più a fuggire da quel mostro, ormai quasi tutto il bosco era stato distrutto, gli alberi divelti o schiacciati, e le forze la abbandonavano. Nadia aveva dovuto fare non poche acrobazie, nel vero senso della parola, per impedire che i tentacoli del mostro la prendessero, una persona normale sarebbe già stata catturata. Ma ora il fisico della ragazza, ancora in parte debilitato, cominciava a cedere, la testa le girava, il respiro era molto, troppo affannoso. Aveva provato a fermarlo anche con la telecinesi, ma senza riuscirci, nelle sue condizioni aveva bisogno di concentrazione, e il mostro non glielo permetteva. C'era ancora la telepatia, ma i tentativi di contattare Akito dentro quella mostruosità non avevano ottenuto risultati. Akito ormai era morto, al suo posto c'era solo il mostro. Nadia si fermò poggiandosi con le braccia ad un albero, vide in lontananza la città di Neo-Tokyo 3. Se la raggiungeva, forse poteva farcela, in quella città c'erano sicuramente molti posti in cui nascondersi. Però non aveva più la forza per raggiungerla. Sentì un ringhiare sommesso dietro di lei, si voltò, il mostro Realian la sovrastava minaccioso. Allungò una mano per prenderla, Nadia chiuse gli occhi pensando: "Almeno Rei è al sicuro, mi basta questo", quando dal cielo arrivò qualcosa di accecante, poi ci fu un boato e un violento spostamento d'aria spinse Nadia a terra. La ragazza, colta di sorpresa, riaprì gli occhi, e vide che il corpo del mostro fumava, come se fosse stato colpito da qualcosa. Realian fissò il cielo ruggendo sia per la rabbia che per il dolore, le poche nuvole cominciarono a muoversi in circolo e ad aprirsi, rivelando la presenza di un oggetto di forma umanoide e dotato di ali che stava sospeso a mezz'aria. Lo strano oggetto, forse un robot, alzò il braccio destro verso l'alto, ed ecco che due fulmini piombarono dal cielo colpendo direttamente quella figura, che tuttavia sembrò non risentirne, poi si udì una voce: "THUNDER BREAK!", il braccio alzato mirò alla creatura e dalla sua mano uscì una sorta di fulmine che velocissimo colpì il mostro Realian in piena testa. Il mostro indietreggiò mentre lo strano robot atterrò in ciò che restava del bosco, frapponendosi tra Nadia e Realian. Sulla testa del robot uno veicolo rosso, con all'interno una persona.

"E quello chi diavolo sarebbe?!" esclamò Misato osservando la scena sul monitor principale. Avevano visto il bosco che veniva distrutto da quel nuovo mostro e avevano anche avvistato una ragazza che veniva inseguita dal mostro. Misato avrebbe voluto aiutarla, ma come potevano fare senza gli Eva? Invece il comandante Ikari se ne era uscito con un misterioso: "E' lei!" "Chi sarà quel robot? E' Mazinga Z?" domandò Hyuga. "No" rispose Ritsuko "guardatelo bene. Somiglia molto a Mazinga Z, ma ci sono delle differenze: quel nuovo robot è più grande, le corna ai lati della testa sono curvate verso l'alto e la piastra pettorale è formata da un pezzo unico a forma di V. Dev'essere un altro modello di Mazinga".

"Ah, e cosi abbiamo un nuovo giocatore. Molto bene, la partita si fa più interessante. So chi sei e so chi ti pilota, ma io per elaborare questo piano ho pensato ad ogni evenienza. Quindi non riuscirai a fermarmi" disse Cerberus osservando il nuovo arrivato e mostrandosi alquanto calmo.

Tetsuya, dopo aver fatto rientrare le ali del robot nella schiena, fissava il mostro davanti a lui da dentro l'abitacolo del Brain Condor, strinse con decisione la cloche di comando ed esclamò: "Ora mostro, affronterai la potenza del Grande Mazinga!"

Asuka, adagiata in modo scomposto sul sedile del Plug, cominciò lentamente a riprendersi, si sentiva un fortissimo dolore allo stomaco, un dolore talmente forte che prima doveva averla fatta svenire. Provò a muoversi, ma solo il braccio sinistro rispose ai comandi del suo cervello, il resto del corpo era come addormentato. "Dove… dove sono? Ah, mi ricordo, stavo combattendo contro quei mostri, poi mi hanno colpita, bastardi…." La ragazza era ancora connessa all'Eva, le pareti dell'Entry Plug mostravano ancora ciò che accadeva all'esterno, e quando vide l'Eva-01 bloccato dai nemici, pensò allarmata: "Mio Dio, Shinji!" Voleva andare ad aiutarlo, ordinò allo 02 di muoversi, ma l'Eva non si mosse. Lo 01 continuava ad essere tirato dalle fruste dei mostri meccanici, i muscoli tesi al massimo, poi l'Eva lanciò un altro urlo fortissimo, ed ecco che le fruste cominciarono ad espandersi, come se si stesse creando uno spazio sempre più grande tra loro e l'Eva, e infine si lacerarono esplodendo in migliaia di frammenti. L'Eva-01 fece un enorme balzo in avanti, sembrò puntare verso uno dei mostri meccanici, e congiunse le mani puntandole verso l'alto. Poi atterrando proprio davanti ad uno dei nemici, con un movimento rapido e secco, abbassò le mani sempre congiunte, e come dal nulla sulla parte frontale del mostro si aprì una fenditura perfettamente verticale che dalla testa arrivava fino ai piedi. Miriadi di scintille sprizzarono da quella spaccatura, poi l'Eva vi infilò deciso la mano, e improvvisamente il corpo del mostro cominciò a deformarsi e a gonfiarsi dall'interno, e infine esplose. Asuka assisteva sgomenta a quello spettacolo: l'Eva di Shinji era sicuramente in berserk, ma fino ad allora gli stati di berserk le erano sempre stati descritti solo verbalmente e non sembravano essere niente di eccezionale. Invece ora, il vederne uno con i suoi occhi, le faceva capire chiaramente quale fosse il vero potenziale degli Evangelion. Un potenziale che i piloti scalfivano appena. "Lo 01 ha usato l'At-Field: prima l'ha concentrato nella mani, poi come se fosse una spada l'ha usato per aprire il mostro. Infine, quando ha infilato la mano dentro quella spaccatura, ha fatto espandere il Field distruggendo il nemico dall'interno. Incredibile, noi piloti non riusciremmo mai a usare l'At-Field in quel modo!" Gli altri mostri meccanici reagirono aprendo nuovamente il fuoco contro lo 01, che evitò gli attacchi saltando verso l'alto e senza flettere le gambe. Poi, a mezz'aria, l'Evangelion fissò i suoi nemici, gli occhi dell'umanoide si illuminarono. E come per magia, lo 01 sparì, come se non ci fosse mai stato. Asuka e Ken rimasero a bocca aperta. Dov'era finito?

Tetsuya fronteggiava il mostro Realian, che si lanciò contro di lui urlando e mettendo le mani in avanti. Tetsuya non si lasciò intimorire e corse a sua volta contro il mostro, gridando: "MAZINGER BLADE!" e da un piccolo alettone situato sulla gamba sinistra del Grande Mazinga uscì una spada capovolta. Il pilota afferrò la spada per il manico, la girò e poi si lanciò per terra verso destra, passando di fianco e sotto le braccia del mostro, in modo da oltrepassarlo. Appena gli fu alle spalle, Tetsuya affondò la lama nella schiena del mostro, facendo sprizzare uno strano liquido viscoso e di colore verdastro. Il mostro Realian urlò per il dolore, e fece girare la testa e le gambe di 180° gradi verso Mazinga. "Ah, dunque sei snodabile eh?" commentò sprezzante Tetsuya "Ma non spaventi!". Il Grande Mazinga si allontanò con un balzo, mentre i tentacoli che uscivano dalla bocca del mostro cercavano di afferrarlo allungandosi sempre di più, ma Tetsuya faceva volteggiare abilmente la sua spada davanti a lui, tranciando i tentacoli. Poi Tetsuya vide Nadia, esausta e poggiata ad un albero, che osservava lo scontro a qualche decina di metri di distanza. "Ragazza!" le gridò l'uomo tramite un microfono esterno "Allontanati presto! Qui l'atmosfera si riscalderà molto". Nadia lentamente si allontanò mettendosi dietro alcuni alberi per poi accasciarsi a terra esausta, e non appena lo fece Tetsuya si allontanò ulteriormente dal mostro e spalancò le braccia del suo robot. Gridò: "BREAST BURN!!" e dalla piastra pettorale del Grande Mazinga partì un intenso raggio di colore rosso che colpì in pieno il mostro e cominciò a scioglierlo. Realian emise alcuni orrendi gorgogli, poi si ridusse ad un putrido e nauseante ammasso di materia organica. "Non è stata una battaglia difficile, ma del resto… questo è solo l'inizio" disse Tetusya, che però pensava: "Accidenti, stavo per dire che il Grande Mazinga può schiacciare senza problemi qualunque nemico. Ma devo ricordarmi che ormai non ho più l'età per dire spacconerie. Certe abitudini sono dure a morire". Il Grande Mazinga si avvicinò lentamente a Nadia chinandosi su di lei, mentre ciò che restava del mostro continuava a ribollire. "Tutto bene ragazza?" "Insomma, mi sento a pezzi. Ma tu chi sei?" "Mi chiamo Tetsuya Tsurugi, posso aiutarti." All'improvviso Tetsuya sentì alcuni rumori sospetti dietro di lui, e fece appena in tempo a voltarsi che una specie di ameba gelatinosa gli saltò addosso, e inglobò il Grande Mazinga. Nadia non aveva ancora capito bene cosa stesse succedendo, ma dai cespugli vicino a lei sbucò un'altra ameba gelatinosa che fulminea le andò addosso.

I tre mostri rimasti cominciarono a guardarsi intorno, alla ricerca dell'Eva-01 che si era improvvisamente volatilizzato. Anche Asuka e Ken lo cercavano con lo sguardo, e alla ragazza sembrò di scorgere qualcosa di molto grande e indistinto che si muoveva velocemente davanti agli alberi, quando uno dei nemici d'un tratto si sollevò in aria e si lanciò contro il terreno, schiantandosi contro di esso. "Ma cosa fa?" si chiese Ken. "Che strana mossa, ma perché si è lanciato contro il terreno?" pensò Asuka. Sulla schiena del mostro caduto a terra poi, come dal nulla, si aprì uno squarcio di forma irregolare, e tutti i vari meccanismi cominciarono ad uscire da questo squarcio e a strapparsi senza motivo apparente. "Ma cosa sta succedendo?" si chiedeva sempre più stupita Asuka "Sembra quasi che delle mani invisibili lo stiano dilaniando. Un momento….. mani invisibili?!" Asuka provò a concentrare il suo sguardo sullo squarcio. E a tratti le parve di vedere qualcosa, una figura quasi invisibile, si scorgevano molto leggermente solo i contorni, e ben mimetizzata col paesaggio, che infieriva sul mostro. E quella figura poteva essere una cosa sola. "Non… non può essere! Ma ha dei limiti?!"

"Lo 01 sarebbe diventato invisibile?" esclamò Gog. "E come avrebbe fatto?" domandò MaGog. "Posso solo avanzare teorie, ma probabilmente ha usato il suo At-Field a mo di specchio per riflettere il panorama circostante su se stesso e potersi cosi mimetizzare alla perfezione. Questo comunque non salverà lo 01, anche se devo ammettere che sono davvero interessanti questi Evangelion. Quando distruggeremo la Nerv, dovremo risparmiare i dati di progettazione degli Eva. Con il loro potere unito a quello dei mostri meccanici, potrei estendere il mio dominio fino alle stelle. "Credi davvero all'esistenza di popoli extraterrestri?" gli chiese Gog. "Certo. Forse non ricordate che al tempo di Mazinga Z c'erano anche altri robot che combattevano per l'umanità? E tra questi c'era un robot di origine aliena chiamato Goldrake o Grendizer, le fonti sono rare e insicure su questo. Questi altri robot agivano in maniera più nascosta rispetto a Mazinga, ma comunque esistevano. E Goldrake era la prova certa dell'esistenza di forme di vita aliene e intelligenti. Ora però non è tempo per pensare al futuro, concentriamoci sul presente, un presente gratificante come non mai."

I due mostri meccanici rimasti fecero fuoco contro il misterioso essere che stava dilaniando il loro compagno, ma i loro colpi centrarono soltanto lo squarcio, e dettero il colpo di grazia al mostro steso per terra, il cui corpo fu dilaniato a metà da un esplosione. Dopo l'esplosione, i cervelli elettronici dei mostri cominciarono ad elaborare la possibilità che il loro nemico fosse lo 01 diventato in qualche modo invisibile, e cosi attivarono vari tipi di sensori visivi. Tra questi c'erano anche sensori di ricerca calorifica, e perlustrando l'area, rilevarono la presenza di una sagoma rossa e di forma umanoide, che si avvicinava a loro agilmente e silenziosamente sul lato destro. Con uno scatto i due mostri si voltarono verso quel lato, e uno sparò con i suoi raggi ottici, l'altro invece lanciò in avanti le lame delle braccia. Ma la sagoma rossa con un velocissimo salto verso l'alto evitò l'attacco, e il nemico che aveva usato le lame alzò lo sguardo e vide quella creatura rossa che gli cadeva addosso. Un attimo, e usando l'AT-Field per aumentare la sua velocità e mettendo una gamba tesa in avanti a mo di calcio, l'Eva-01 diventò visibile e squarciò dalla testa ai piedi il mostro, tagliandolo in due parti uguali. Ora era rimasto un solo nemico.

Il Grande Mazinga invece era stato interamente inglobato dal mostro Realian, che persa la sua consistenza solida sembrava essersi tramutato in una specie di creatura gelatinosa e trasparente di colore verdastro alta una quarantina di metri. I movimenti del robot erano difficoltosi, ma il pilota non si perse d'animo. "Sei duro a morire, ma non mi hai ancora sconfitto!" esclamò Tetsuya. "ATOMIC PUNCH!" e i pugni del Grande Mazinga cominciarono a ruotare su se stessi e staccandosi dalle braccia si lanciarono in due direzioni diverse, aprendo due grossi squarci nel corpo gelatinoso del mostro grazie anche al loro movimento rotatorio. Tetsuya approfittò degli squarci, gridò ancora: "NERBLE MISSILE!" e dalla cintola del Grande Mazinga fuoriuscì un missile che esplose allargando ancora di più gli squarci su quella superficie gelatinosa. La parte superiore del robot era libera, ma le gambe erano ancora intrappolate dentro il mostro, che stava per richiudere gli squarci aperti dal Mazinga. "Lo spazio è sufficiente. SCRANDER DASH!" Sulla schiena del robot riapparvero le ali affilate di colore rosso insieme a due razzi, che andarono subito alla massima potenza e riuscirono a liberare del tutto il Grande Mazinga. Tetsuya fece andare in alto il suo robot, i pugni si riattaccarono alle braccia, poi guardò sicuro di se il mostro, che ora si era tramutato in una specie di blob pieno di tentacoli che tendevano verso di lui. "Ho una bella sorpresa per te. Invertire polarità e ora BREAST BURN!" Il raggio pettorale del Grande Mazinga fu sparato nuovamente contro il mostro, ma stavolta il raggio era di colore bianco. Realian venne colpito in pieno e quasi all'istante congelò interamente, fino a diventare una grottesca scultura di ghiaccio. "E per finire… NERBLE MISSILE!" Dalla cintola del Grande Mazinga partirono uno dopo l'altro quattro missili che centrarono il mostro congelato distruggendolo completamente. "Bene. E ora posso aiutare la ragazza. In realtà ero uscito per aiutare Ken e gli Evangelion, e non sapevo cosa fare quando a Neo-Tokyo 3 è spuntato quest'altro mostro. Ma quando l'Eva-01 è andato in berserk, Kabuto mi ha detto di venire immediatamente qui". Il Grande Mazinga atterrò in mezzo al bosco semidistrutto dalla battaglia, e cominciò a guardarsi attorno. "Ehi ragazza, dove sei?" gridò Tetsuya. L'enorme robot sollevò anche alcuni alberi caduti nello scontro per controllare che la ragazza non fosse finita li sotto, e non trovò niente. "Ma dove sarà finita?" Poi Tetsuya vide alcuni elicotteri militari con l'insegna della Nerv che si avvicinavano in assetto da battaglia. "Tsk, Gendo Ikari non sopporta davvero aiuti esterni" commentò sarcastico l'uomo. Il Grande Mazinga si levò di nuovo in volo e si allontanò velocemente. Il pilota di uno degli elicotteri rimase sbalordito per la velocità del Mazinga. "Neanche i nostri jet sono cosi veloci!" sbottò! Giunse una voce via radio: "Caposquadriglia Falco, potere inseguire il bersaglio?" "Temo proprio di no. Sarebbe più facile inseguire un fulmine" rispose rassegnato il pilota.

L'Eva-01 fronteggiava l'ultimo mostro rimasto, che mise le braccia in avanti e velocemente l'Eva le afferrò con le mani. I due giganti, con le braccia tese, cercavano di avere l'uno il sopravvento sull'altro, e inizialmente il mostro sembrò avere la meglio, mettendo al massimo i suoi servomotori. Ma improvvisamente i muscoli delle braccia dell'Eva si gonfiarono, diventando almeno il doppio come dimensioni, e cosi, nonostante fosse più piccolo, lo 01 riuscì a far piegare sulle ginocchia il suo nemico. Il mostro meccanico reagì con una raffica ottica che si rivelò inutile, perché venne deviata da un At-Field, lo 01 strinse le mani fino a farle penetrare nelle braccia del suo avversario e infine con due movimenti secchi e rapidi, strappò entrambe gli arti del mostro. Per ultimo lo 01 mise una mano a taglio, concentrò intorno a essa un At-Field a forma di lama, e facendo muovere con grande velocità quella sorta di spada invisibile, tagliò in quattro parti il mostro meccanico. "Ce l'ha fatta!" esclamò Asuka, ancora quasi immobilizzata. Ma almeno adesso riusciva a muovere anche una gamba. "Per quanto mi secchi farlo, devo riconoscere che quegli Evangelion quando vogliono sono incredibili" commentò Ken. Anche lui finalmente ricominciava a muoversi. L'Eva-01 rimaneva immobile, emettendo un leggero respiro animalesco che diminuiva man mano fino a sparire del tutto. Allora l'Eva cadde in ginocchio restando nuovamente fermo. Lo stato di berserk era cessato. Asuka lo fissava, e poi sentì una voce esausta via radio: "…Asuka…" Era la voce di Shinji. La ragazza voleva rispondere con un "Stai bene Shinji?", ma la risposta si tramutò in un grido di avvertimento: "Attento!" Asuka aveva visto uno dei mostri sconfitti, il penultimo, che alzava un braccio in direzione della schiena dello 01. La lama nel braccio partì ancora fulminea e colpì l'Eva nella zona sottostante il collo, trapassandolo da parte a parte. Contemporaneamente, via radio giunse ad Asuka prima un grido di dolore, e poi uno strano rumore come di qualcosa di metallico che si rompeva. "Shinji… oh mio Dio. Il punto che ha colpito… li c'è l'Entry Plug!!! Shinji!!!! Shinji!!!!"

Nella sua base Cerberus aveva assistito impassibile alla nuova sconfitta dei suoi mostri. "Peccato" disse Gog "se quell'Evangelion non fosse andato in… come lo chiamano? Ah si, berserk, avremmo distrutto tutti i nostri nemici più pericolosi." "E invece non solo non li abbiamo distrutti, ma ora abbiamo anche un nuovo nemico, il Grande Mazinga. Speriamo almeno che il pilota dello 01 sia morto" continuò MaGog fissando l'immagine dello 01 trafitto. "Comunque i problemi per Mazinga Z non sono ancora finiti" sogghignò Gog "Visto che ora faremo entrare in azione uno dei nostri dispositivi di tracciamento". "Si. La prossima volta faremo loro una bella sorpresa" aggiunse il suo gemello. Cerberus non disse nulla, ma si alzò sotto lo sguardo dei suoi alleati e si diresse con passo deciso verso la sua sala dell'acquario. Una volta giunto a destinazione, si fermò al centro della sala fissando le orrende creature che conteneva. "Non importa se in questa battaglia non siamo riusciti a distruggere Mazinga Z e gli Eva. Erano solo obiettivi secondari. L'importante…" Nella sala cominciò a sentirsi uno strano rumore, sul soffitto si muoveva come un insetto una strana creatura molto più grande di una persona, che si lasciò cadere proprio davanti a Cerberus. "… è aver raggiunto l'obiettivo principale" disse il malvagio con un sinistro sorriso stampato sul volto. La creatura davanti a lui era una massa gelatinosa di colore verdastro, che si muoveva tramite delle zampe da ragno. E dentro quella specie di ameba, si vedeva chiaramente un corpo umano in posizione fetale. Il corpo di una ragazza.

[CONTINUA AL CAPITOLO 8]