Neon Genesis Evangelion Robot
|
||
... e se Shinji, al
posto del ragazzo tranquillo che e' fosse stato uno dei soliti piloti
robottonici alla Tetsuya, Koji e Ryoma? Insomma senza paura... un ragazzo
d'azione... questa FF e' un riassunto di questa fantasticheria... Non me ne
vogliate!
Shinji Kakaroth (akiratoriyama@JABAWACK.it) - Il suo sito Tratto da un 3d di I.A.C. |
Anno 2015 - Neo Tokyo 3
"Oltre ad aver perso un unita' Eva ha anche fatto si' che un Eva assimilasse un
unita' S^2, fin'ora negata alla serie degli Eva, non e' forse cosi' mio caro
Stinger?" un enorme uomo barbuto con degli occhialini neri appuntati sopra al
grosso naso stava muovendo le sue carnose labbra, fissando a mani incrociate gli
altri membri invitati alla riunione.
"Giusto, mio caro Cowen. Le spese per le riparazioni della base sarebbero in
grado di mandare in fallimento tre o quattro nazioni." gli rispose un uomo dalla
faccia squadrata e lineare.
"Nagare, perche' vuoi attirare su di te la nostra ira?" disse un uomo con i
baffi folti e un camice bianco indosso. Il vecchietto era un'immagine di spicco
giacche' portava sul volto uno spesso visore, che gli permetteva di eliminare
ogni problema che avesse avuto in passato con i suoi, ormai vetusti, occhi.
IL PRIMO GIORNO
"Ci servira' molto tempo per le riparazione degli Eva e della base dopo tutto
quello che e' successo." disse mesta Maya, accarezzando la sua postazione ormai
distrutta e portandosi via il cuscino su cui poggiava la schiena e altri oggetti
personali, per il trasferimento immediato alla sala di comandi secondaria.
"Per quanto riguarda l'unita' 01?" Misato era accanto al suo sottoposto, di
fronte all'Evangelion, completamente bendato con fasce isolanti speciali,
lasciando allo scoperto solo un occhio crudele e i denti aguzzi.
"Nessun segnale. Ne' termico, ne' energetico, ne' chimico, ne' magnetico."
rispose Hyouga controllando dalla cartellina che recava in mano i risultati
degli esperimenti condotti "Un vero cubo di Rubick."
"E di Shinji? Sai dirmi qualcosa?" chiese preoccupata Misato.
"Svanito..." rispose Ritsuko quando le venne posta la medesima domanda "Il suo
corpo fisico s'e' sciolto nell'LCL e il suo corpo astrale e' diventato uno con
l'Eva e sta' conferendo pseudosostanzialita' al Plug Suit. Non possiamo fare
nulla." un cazzotto di misato la stese per terra.
"COSA DIAVOLO ERA QUELLO? COSA DIAVOLO SONO GLI EVA?" la strillo' Misato,
furiosa per i segreti che la dottoressa nascondeva persino a una vecchia amica
di universita'.
IL SECONDO GIORNO
"Ancora in vita..." Rei Ichimonji sussurra' nel buio della sua camera d'ospedale
"Ikari."
DRIIIIIIIN DRIIIIIIIIIN
"Chi e'? COSA?" fece una pausa attendendo di sentire la notizia "Non mi importa
se Rei s'e' ripresa... non mi importa di nulla. E NON CHIAMARMI IN CONTINUAZIONE
PER CHIEDERMI COME STO'!" strillo' Asuka alla cornetta, sbattendo il telefono in
faccia a Misato.
"Sono stata battuta ancora una volta... questa non ci voleva proprio..."
rimugino' quasi piangendo.
IL TERZO GIORNO
"...quindi c'e' una probabilita' di ricongiungere i corpo fisico di Shinji con
la sua anima." la dottoressa Akagi fini' la sua spiegazione e cerco' di far
capire a Misato, come si sarebbe svolta la procedura di ripristino dell'Eva che
sarebbe stata svolta qualche settimana dopo.
NEMICO!
"DEVO ABBATTERLO! DEVO UCCIDERLO!"
AMICI...1
"Proteggere gli amici. E' mio dovere."
UMANITA'
"L'umanita' non mi serve, puo' anche venire distrutta! Ma tutte queste persone che coabitano nel mio essere, tutti quelli che hanno creduto di volermi bene... io non posso negarmi a loro." la voce di Shinji era chiara.
"Non starai scappando dai tuoi sentimenti umani?" un piccolo bambino apparve
dietro di lui e s'accorse che si trattava proprio di se stesso da piccolo.
"NO! Io devo combattere... non posso amare e affezionarmi! Devo combattere..."
rispose il Shinji adulto.
"Ti senti messo da parte? Tu ami tuo padre?"
"NO! COME HAI POTUTO COSTRINGERE TOUJI A SUICIDARSI E UCCIDERE LA MAMMA?
PAPAAAAAAAAAAAAAAAAA'!" l'immagine di suo padre gli apparve dinnanzi e le
stacco' la testa con un pugno.
"Stai solo fuggendo dalle cose spiacevoli..." lo rimbrotto' la sua copia in
mignatura.
IL TRENTESIMO GIORNO
"Domani saremo pronti al trattamento d'emergenza." disse Ritsuko a Maya "Peccato
che l'ultima volta sia stato un fallimento."
"Un fatto del genere era gia' accaduto durante la creazione degli Eva? Questo e'
assolutamente strabiliante." rispose Maya, senza soppesare le parole.
IL TRENTUNESIMO GIORNO
Cielo una cosa immensa... un colore piacevole, un sentimento caldo...
"Cos'e' la felicita'?" gli chiese Ichimonji, mentre stavano in ascensore.
"Prima d'ora io non lo sapevo, ma adesso mi sembra d'averlo capito." rispose
Shinji.
"Cos'e' la tristezza?" continuo' lei.
"Prima d'ora io non lo sapevo, ma adesso mi sembra d'averlo capito." rispose
Shinji.
"Sono gentili con te, le altre persone?" gli chiese.
"Si'. Sono troppo gentili." volto' la testa da un'altra parte "Io devo restare
da solo, non mi devo legare. Devo restare da solo per vendicarmi e per
concentrarmi."
"Perche' piloti l'Eva?" gli chiese Shinji, uno Shinji uguale a lui, mentre erano
seduti entrambi dentro un vagone ferroviario al tramonto.
"Il nemico, devo combattere contro quello che tutti chiamano nemico." rispose.
"E combattendo?" gli chiese impertinente.
"DEVO ASSOLUTAMENTE VINCERE! Io non devo perdere! Non devo dargliela vinta a
quell'uomo... mio padre, lui che mi ha abbandonato." rispose arrabbiato.
"Lo odi per quello che sei? Per come t'ha fatto diventare?" sorrise cambiando
aspetto, diventando un essere oscuro e muscoloso, dai denti aguzzi, il naso
tagliente e dagli occhi di ghiaccio.
"NON VOLEVO DIVENTARE COSI'! NON AVREI MAI VOLUTO DIVENTARE COSI'! SAREI VISSUTO
NORMALMENTE SE NON FOSSE STATO PER LUI!!!" strillo' irritato, alzandosi in piedi
per affrontare quell'essere che gli stava di fronte "Io non volevo diventare un
demone." disse piano.
Una scena riapparve dai meandri della sua memoria.
"Shinji, ora indossa questa maschera e fai rivivere in te la storia dei demoni."
suo padre lo incitava a mettere una maschera dal volto orrendo.
"Papa' ho paura... dov'e' mamma?" chiese timidamente, piagnucolando.
"Lei l'ha gia' provata prima di te e ora preparati per la fusione." le risate
dell'uomo, mentre calava la maschera sul volto del figlio risuonarono
all'interno del manufatto.
"Tentativi di connessione non riusciti. Selezionatore vitale a zero." disse un
tecnico.
"Che significa tutto cio'." chiese preoccupata Misato.
"In pratica... un fallimento." rispose pacata Ritsuko, mentre Misato si fiondava
verso lo 01.
"Shinji, apri gli occhi... vuoi diventare una cosa sola con me?" un demone lo
abbracciava teneramente, mentre il suo sguardo spaurito era a limite della
follia "Una cosa sola sia nell'anima che nel corpo." sorrise con i denti
seghettati "Sarebbe tanto tanto piacevole." la coda gli si attorciglio',
sigillandoli in un abbraccio.
Poi per una frazione di secondo quel demone prese un aspetto umano.
"Mamma?"
"SHINJI!" strillo' Misato verso l'Eva, mentre l'entry Plug minacciava di aprirsi, facendo fuoriuscire il corpo fisico di Shinji.
"Cosa...?" sentiva solo che sua madre lo chiamava.
Il corpo di Shinji ricomparve dal nucleo dell'Eva, rigenerandosi completamente.
"Questo e' un miracolo." ringhio' Ritsuko.
"Un miracolo che poteva compiersi solo tra lo 01 e Shinji." aggiunse Gendo "Un
miracolo che si chiama amore."
"Oh..." si sveglio' in ospedale, accanto al suo letto c'era quello di Rei, che stava dormendo. Il ragazzo si stacco' le flebo e i macchinari che lo monitoravano. Si lascio' cadere su Rei e comincio' a piangere. Lei si sveglio', ma fece finta di nulla, mentre Shinji piangeva e chiamava il nome di sua madre.
"E' stato il forte shock a ridurlo in queste condizioni?" chiese Gendo con un
espressione fredda, mentre gli veniva mostrata la registrazione della scena.
"Da allora non ha piu' detto una parola." sottolineo' Ritsuko.
"Forse vuol'essere un compromesso?" ipotizzo' Shikishima "Ha compreso il suo
essere ma cerca di negarlo al mondo! Non e' mraviglioso il frutto della scienza
e della mistica? Uomo e demone fusi per diventare i paladini dell'umanita'.
AHAHAHAHAHAHA." Gendo s'alzo' e usci' dalla stanza, contrariato.
Erano ben'altri i problemi che gli aleggiavano intorno. Il ripristino della
base, il riordino delle attrezzature. La futura morte apparente di suo figlio.
"E' tutto scritto e ora bisogna solo leggere il da farsi."