[Kusanagi Kenji]
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Protagonista della storia, Kenji è uno studente liceale di 17 anni della Super Scuola Superiore che
pilota una moto HMB (Hyper Motor Bike) con la quale compete in gare agonistiche per il Team Shiba (Siba).
Kenji, a seguito dell'attacco improvviso dei mostri dell'Impero Jamatai, è costretto ad abbandonare una sfida personale con il suo amico-rivale Kyo, e corre ad avvertire Miwa, rimasta al Santuario Tsubaki dove risiede. La donna, per nulla allertata della minaccia, mostra al ragazzo una moto speciale che il giovane inforca senza esitare per fuggire dal mostruoso nemico.
Durante una fuga rocambolesca lungo le strade cittadine, Kenji viene contattato da il professor Shiba che gli impartisce precise istruzioni: unire i pugni e trasformarsi! I ragazzo è più perplesso che terrorizzato ma quando esegue l'ordine, i due guanti uniti cominciano a risplendere e la moto si trasforma nell testa di Jeeg, robot magnetico.
Dal Big Shooter vengono lanciati i componenti che, grazie alla forza magnetica, si uniscono per dare forma al robot.
Inizia così la prima di tante battaglie che Kenji affronterà come pilota di Jeeg.
La HMB consegnata a Kenji da Miwa funge da core-unit in grado di trasformarsi nella testa di Jeeg, al fine di pilotare il gigantesco robot: a differenza della serie storica il protagonista non si trasforma fisicamente nella testa, è il mezzo che muta in abitacolo.
Dotato di poca tecnica ma di grande forza fisica e resistenza, prende il comando di Jeeg grazie una buona dose di coraggio e una
discreta dose di follia con la quale affronta i combattimenti coi mostri dell'Impero Jamatai.
Il giovane si chiede perchè è stato scelto proprio lui per un compito così particolare, ma gli viene risposto solamente che egli è il Prescelto...
Da alcuni flashback si scopre che i genitori del ragazzo erano parte dello staff della Build Base, nel progetto di realizzazione della Raikoba, ma poi, sono scomparsi in circostanze ignote, e Kenji è stato preso in custodia da Miwa e cresciuto insieme a Tsubaki.
Il ragazzo però lascia la città per andare a vivere nella sua vecchia casa da solo, e vi fa ritorno in occasione dell'iscrizione al liceo, dove reincontra l'amica d'infanzia.
Spoiler
Nello svolgersi della vicenda si scopre che la madre scomparsa di Kenji, Miya Kusanagi, era in realtà Miyazu, un essere alieno giunto sulla Terra anni addietro a causa della deriva-spazio temporale di un'astronave da battaglia. La donna, che era parte di un'avanguardia da combattimento a cui apparteneva anche la regina Himika, decide di vivere sulla terra rispettando il pianeta e gli abitanti ma Himika ambisce a soggiogarlo per le sue folli mire di conquista. La donna, assieme al fratello Takeru, riesce a imprigionarla prima di porsi uno stato letargico di anni e anni. I due vengono ritrovati dal professor Shiba che decide di aiutarli nella loro battaglia contro la prossima apparizione di Himika: Takeru assume la forma del giovane Kyo, mentre Miyazu diviene Miya, una giovane scienziata che si sposerà con un terrestre e avrà un figlio, Kenji, che un domani diverrà il prescelto per pilotare Jeeg e salvare l'umanità.
Durante la battaglia finale contro Himika all'interno dell'astronave spaziale, Kenji assiste ad una scena che gli fa credere di aver perso per sempre Tsubaki. La rabbia gli cresce in corpo e avviene un'incredibile trasformazione: Il ragazzo si trasforma in un demone fiammeggiante, feroce e inarrestabile. Solo intervento di Hiroshi si rivelerà decisivo, il quale gli donerà la sua campana di bronzo permettendogli di riprendere coscienza e trasformarsi in Kotetsushin Jee, con l'aggiunta di Baruba.
La battaglia finale contro Himika però non verrà vinta grazie alla potenza del robot, bensì dalla forza dei sentimenti che legano Kenji a Tsubaki, molto più di una semplice amicizia.
Nota: il cognome "Kusanagi" ricorda uno dei nomi della grande spada della leggenda di Susanoo da Yamata no Orochi.
Il nome di "Kenji" è formato dai kanji del nome di Koji Kabuto di Mazinga Z e sostituendo il primo con quello del cognome di Tetsuya Tsurugi di Great Mazinger.